lunedì 31 dicembre 2007

Storia dell'arte italiana del '900

Quest'oggi vogliamo parlarvi di un libro, unico nel suo genere nell'intero panorama dell'arte italiana. Si tratta di "Storia dell'arte italiana del '900" di Giorgio Di Genova. Un'opera che definire monumentale è poco! Il libro in questione parla dettagliatamente di tutti gli artisti italiani, anche quelli minori, ai più sconosciuti e magari già dimenticati, nati nel secolo scorso.

L'opera consta di nove volumi (l'ultimo è in lavorazione), e si narra che l'autore, per conservare tutta la documentazione necessaria a portare a compimento il suo lavoro, abbia perfino traslocato in una casa più grande, capace di contenere il tutto!

L'ottavo volume, già disponibile nelle librerie, è il primo dedicato alla "Generazione Anni Quaranta" ed è edito, come gli altri dalla Bora. Il costo è piuttosto elevato, ben 150 euro per 702 pagine.

Per gli amanti dell'arte italiana riteniamo sia un'opera imperdibile e di valore assoluto. Buona lettura!

lunedì 24 dicembre 2007

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lunedì 17 dicembre 2007

Monografia "Io,Domitilla" di Aniello Scotto


La potenza del Male, il buio della ragione umana, l’idea che la divinità stessa possa dissolversi di fronte all’indicibile orrore sono temi che ritornano nella mostra dell’artista Aniello Scotto (Napoli,1959)… “Io, Domitilla” è la voce, ancora parlante, di una protagonista di quella Hiroshima di duemila anni fa…”. Con queste parole Marco Nocca anticipa la nuova mostra personale del maestro Aniello Scotto, che sarà inaugurata il giorno 4 maggio 2007 presso la “Casina Pompeiana” nella Villa comunale di Napoli.La personalità cupa e solare ad un tempo di Aniello Scotto e “la sua prepotente capacità di rappresentazione figurativa, insieme ad un coerente e sapiente uso del colore quasi monocromatico, si ritrovano nel nuovo percorso inaugurato con “Io, Domitilla” prostituta pompeiana che ritorna dall’ antico passato con tutta la forza bacchica della sua condizione eppure come stupita dalla tragedia che, in fondo avvolge la vita”(Ernesto Paolozzi).Scotto evoca la protagonista della sua ispirazione, Domitilla, meretrice della città vesuviana, figura conosciuta per la prima volta attraverso i magnifici calchi ottocenteschi delle figure imprigionate dalla lava a Pompei. Uno sforzo prepotente, di ricollegarsi alla verità del suo personaggio, scavalcando le montagne del tempo, in una dimensione che Scotto volutamente rarefa nell’evanescenza delle figure che prendono forma e si dissolvono nei suoi olii. Immagini classiche, di sapienza disegnativa, respirano nei disegni a sanguigna evocando con tragica passione gli ultimi giorni della “città dannata”. Mentre l’atmosfera infernale di quell’evento rivive nel rigore espressivo delle incisioni: la scelta di una tonalità unica, quel rosso dominante rende le scene pregne di un dramma unanime, che investe l’uomo e la natura. I corpi diventano ombre infuocate! “In questo preciso intervallo sospeso, si colloca l’operazione estetica che compie l’artista” precisa Maria Rosaria Di Virgilio, un’intensa percezione degli ultimi momenti della vita della meretrix, il palpito cardiaco e lo spasmo muscolare dei corpi che si avvinghiano nella disperata ricerca di una salvezza; ma anche la corsa precipitosa e il puro terrore, “…Sensazioni di asfissia nei cieli bruni e nuvolosi, premono sui corpi degli ultimi spettatori: l’aria si fa pesante. Un vecchio rivolge il suo sguardo in alto. Principium: è l’inizio.” Alessandra Rameri

domenica 16 dicembre 2007

Quindici Incisioni Calcografiche "Quartieri Spagnoli"


Le incisioni, realizzate su rame ad acquaforte e bulino di cui sono state tirate a mano le stampe, sono raccolte in una cartella presentata dal critico d'arte prof. Rosario Pinto e contenente i testi dello stesso e del maestro Aniello Scotto prof. di "Tecniche dell'Incisione" e "Disegno" presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.
In questo progetto realizzato dalla Rameri, l'utilizzo di metodi primari dell'incisione come l'acquaforte e il bulino, volge ad un lungo processo di realizzazione della matrice ad "incavo": l'immagine è ottenuta incavando, incidendo con l'acido il segno e rifinendo il tutto con il bulino. E' quindi "...di un certo interesse fare una valutazione, con questo suo procedere tecnico, a mezzo fra la tentazione del pittoricismo e l'esigenza del segno: il tempo corrode ed incide i "Quartieri" ed essi restano lì, fermi, testimonianza fuori dal tempo del passare del tempo..."(A.Scotto)
L'Autrice delle incisioni sul tema dei 'Quartieri Spagnoli' come scrive il prof. Pinto "...non è chiamata, come il Migliaro, a rendere una testimonianza visiva di una realtà che è prossima a scomparire sotto il piccone demolitore del 'risanamento' , ma desidera ella, piuttosto, dar vita ad una presa di coscienza dell'esistente in vista d'una sua riqualificazione morale, sociale ed ambientale.Alla dimensione 'di cronaca' di Migliaro, la Rameri sostituisce infatti un'opzione di 'contenuto'. D'altra parte, che l'opera della Rameri potesse volgersi con proficua duttilità ad un'impresa di grande profilo contenutistico era dato che era possibile scorgere, in nuce, già in altri momenti della sua attività creativa ancorata alla delibazione di una tecnica raffinata esorbita, poi, in un afflato produttivo più ampio in cui il dato espressivo della Rameri va a collocarsi con decisa prestanza su un ineludibile gradiente concettuale."

sabato 15 dicembre 2007

Il Grande Muro di Stelle di Piero Fantastichini


Quest'oggi vogliamo parlarvi de "Il Grande Muro di Stelle" di Piero Fantastichini. Si tratta di un'opera immensa, sia per ciò che attiene le sue dimensioni sia per quel che riguarda il suo significato più profondo.

E' un'opera che potremmo definire interattiva. Dietro ogni stella è posto un chip (in totale l'opera ne contiene 12.000) che trasmette dati e immagini su schermi di cellulari e notebook dotati di connessione wireless.

Ogni qualvolta si avvicina il telefonino ad un chip, sullo schermo appare l'immagine di un'altra opera d'arte. Ciò che Piero Fantastichini vuol comunicare attraverso questa sua imponente installazione, visibile presso l'Accademia di Belle Arti, in via Ripetta a Roma, è la commistione tra arte e tecnologia, partendo dal presupposto che "in un'epoca di iperconnettività estesa, in cui viviamo sempre collegati tra di noi e alla rete - dice Anna Marullo di Nòva 24 - la necessità di avere le informazioni che cerchiamo nel più breve tempo possibile è ormai prioritaria. A questa nuova dimensione di cultura on demand non si sottrae neanche l'arte. Non tutti, però, chiedono lo stesso tipo di esperienza artistica: ecco che allora, Il Grande Muro di Stelle, rende disponibile un'enorme massa di opere d'arte taggate in cui ciascuno può scegliere secondo la logica dell'i-pertinenza, ovvero secondo percorsi pertinenti ai propri interessi."

"L'opera di Fantastichini - prosegue Anna Marullo - sollecita un'esperienza familiare, perché simile a quella che si compie su internet e in cui il percorso dell'utente è libero e associativo e in grado di condurlo alla scoperta di universi virtuali nascosti, gli stessi che svela il tag (chip) nel Grande Muro di Stelle."

"La mia opera - dice il Maestro Piero Fantastichini - è stata pensata e realizzata a Nizza con la collaborazione dell'Ecole Polytechnique dell'Università di Nizza, perché sono i giovani che per primi chiedono nuove forme d'arte. Inoltre, attraverso questo lavoro ho voluto dimostrare agli studenti che anche nell'arte la dimensione del rigore e dell'ordine è importante. L'uso della tecnologia costringe l'artista a piegare il suo percorso creativo al pragmatismo."

venerdì 14 dicembre 2007

Gianluigi Alberio: grafica e design secondo gli insegnamenti della Bauhaus


Gianluigi Alberio, classe 1951 nasce a Rovello Porro (Co).
Appassionato d'arte fin dalla più tenera età, nel 1969 si diploma alla scuola d'Arte di Como sotto la guida di valenti maestri quali Torildo Conconi e Piero Bocci.
Sfogliando per caso un quotidiano, scopre che a Novara esiste una scuola dove si insegnano la grafica e il design secondo gli insegnamenti della Bauhaus (scuola tedesca). Decide allora di trasferirsi in quella città per studiare e si iscrive alla "Scuola Politecnica di Design".

Docenti di quella scuola erano il famoso pittore Nino di Salvatore, nonché valenti grafici e architetti quali Max Hubert, Bruno Munari, Giò Ponti,Rosselli, Conti e tanti altri artisti che hanno fatto la storia della pubblicità in Italia.

Al termine degli studi, nel 1971, diplomatosi in "Visual Design" e terminato il servizio militare, lavora per un quinquennio in un'agenzia di pubblicità come Art Director. E' di quegli anni la ricerca grafica e pittorica sulle opere di Klee,
Kandinski, Vasarely e di tutti quei pittori che fanno riferimento alla scuola tedesca. Contemporaneamente, lavora nella grafica come libero professionista, collabora con diverse agenzie di pubblicità, studia l'immagine grafica coordinata di aziende, continuando comunque a dipingere.

Alla fine degli anni 80, durante un soggiorno ad Amsterdam per studiare la pittura di Van Gogh, scopre il "tatuaggio" in una convention di settore e, dopo non poche peripezie per reperire negli U.S.A. il materiale, inizia a tatuare. Apre nel 1992 lo studio "TATTOO STUDIO AL", dove oltre ai tatuaggi, esegue aerografie su tutti i supporti: dai caschi, alle moto, ai frigoriferi e a quant'altro la fantasia possa immaginare.

Spinto dal proprio senso civico, nel 1995 decide di candidarsi alle Amministrative di Rovello Porro. Viene eletto consigliere comunale in una lista civica e ricopre per 9 anni ( 1995 - 2004) la carica di Vice Sindaco e di Assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Tempo Libero. In quegli anni organizza importanti eventi artistici e culturali invitando a Rovello Porro numerose personalità a tenere mostre e conferenze.

La pittura, però occupa comunque un posto importante nella sua vita e pur con molti sacrifici per la mancanza di tempo continua a dipingere. Nell'ultimo periodo, l'artista ha improntato le sue opere allo studio degli animali, ottenendo ampi consensi di pubblico.

Per contattare il maestro Gianluigi Alberio via e-mail scrivere a: info@gianluigialberio.it
Per posta: Gianluigi Alberio - Via Monte Santo, 14 - 22070 Rovello Porro (Como)
Telefono: 335-5635966
Sito personale: www.gianluigialberio.it

martedì 11 dicembre 2007

Roma: notte d'autore con i ragazzi dei licei artistici

Il 15 dicembre prossimo nella splendida cornice della sala del Mappamondo a Palazzo Venezia, a partire dalle h. 16.00 si terrà “Notte d’Autore”, un progetto che vede coinvolti i ragazzi dell'ultimo anno dei Licei Artistici ed Istituti d' Arte di Roma.
Gli studenti sono stati invitati ad eseguire lavori ispirati alle opere del Maestro o al Barocco in generale. Una rilettura in chiave moderna o comunque del tutto personale.

Le migliori opere verranno premiate da un Comitato Scientifico e rimarranno esposte insieme a quelle di Francesco Cozza fino al termine della mostra, previsto per il 13 gennaio 2008.

Durante l’evento del 15 dicembre si cercherà di coinvolgere i protagonisti in un dibattito che vuole dar voce a chi sta uscendo dalla scuola e si prepara a fare il proprio ingresso nel mondo “reale”, facendo emergere le idee rispetto all’arte, le aspettative, le esigenze e per raccontare l’ispirazione seguita.

Ospiti della serata saranno personaggi appartenenti al mondo dell’arte, della cultura e della comunicazione.

domenica 9 dicembre 2007

Politically Uncorrect... immagini e satira

Paradossi, contraddizioni, rovesciamenti, emozioni forti, figure del cattivo infinito da far cadere: la satira mette in circolo un mondo alternativo di possibilità. Alternative al quotidiano, ai suoi clichè, ai preconcetti, alle false autorità. Con armi affilate, spezza le soluzioni precostituite e l’inquadramento convenzionale: le certezze barcollano, i punti di vista si invertono, ribaltati come guanti. L’uomo è finalmente se stesso, il pensiero libero, la critica non un esercizio, ma forza rivelatrice. Lanciare un amo, sperando di pescare qualcosa, di trovare qualcosa di prezioso e perduto, oppure una via d’uscita, la chiave di volta – una delle tante di questi complessi edifici in cui incastriamo le nostre esistenze – in grado di far crollare sovrastrutture e maschere di cui la realtà si sostanzia. È il genere, da Aristofane a Dante, in cui la corrosione, l’urto e la demolizione sono capaci di fare piazza pulita in un istante e indicare uno spiraglio di luce l’istante dopo. Tutto accade nel tempo piccolissimo di un respiro, di una battuta, di uno sguardo: un passaggio di prospettiva che inarca la piega del sorriso (a volte amaro). Quel pensiero, quell’immagine che finalmente si levano dal coro hanno il coraggio del rovescio, il coraggio di una verità che da assopito ricordo e latente presagio diventa presenza innegabile e urticante. Vale per tutti, come se le difficoltà comunicative, le differenze di formazione, ideologia, opinione, almeno su quel punto - in quell’attimo in cui tutti ci riconosciamo uomini - possano essere superate, scavalcate o almeno dribblate. Un accordo fraterno e un ammiccamento consapevole. È così che gli animali razionali si scoprono capaci di un incontro, sottile come un’arguzia e leggero come un motto di spirito. E come sono le tracce di questa baluginante verità? Intuizioni, frecce, possibilità insature che nella brevità e nella mancanza di difese dell’imprevisto diventano oggettive e taglienti. Un’incursione oltre le apparenze, un invito al pensiero critico, una possibilità assoluta, libera. La satira apre la via delle differenze e rende concreta la potenza del pensiero divergente.
A cura di Vera Maria Carminati

Info Mostra

Circolo Culturale Bertolt Brecht di Milano Tel +39 3312995313
Inaugurazione Lunedì 10 dicembre alle ore 18.30.
La mostra resterà aperta fino al 16 gennaio 2008, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16.30 alle 18.30

sabato 8 dicembre 2007

Le “Poesie nude” di Loredana Bontempi


E’ stata presentata in anteprima alla libreria Trevi Mondadori di Roma la prima pubblicazione di Loredana Bontempi. Il libro, dal titolo emblematico “Poesie nude”, è un vibrante spaccato di vita in cui Loredana riunisce percorsi esistenziali a lei più cari: i ricordi, la descrizione della natura, l’affetto per i propri amici, la derisione beffarda dei “benpensanti”, l’amore immenso per la famiglia ed i ritratti dei luoghi che ama. L’autrice entra in punta di piedi nell’inquietudine esistenziale di tutti; così il suo eros è un messaggio millenario d’amore e di scoperta, un Kairos greco che ferma il normale tempo, proiettandoci verso valori, gioie, curiosità e speranze. Loredana riesce a meravigliare e si meraviglia a sua volta dei doni della vita, interpretando dopo duemilacinquecento anni i pensieri dell’immortale Saffo: “Finché mi stupirò , sarò viva”. La poesia diviene così sottofondo e commento, attraverso un linguaggio quotidiano disincantato. La versatile artista ha lavorato per il cinema, la televisione, la radio. Attrice, cantante e artista del mondo erotico, ha saputo coniugare la bellezza con l’arte. Modella di importanti artisti e appassionata di fotografia, ha dato un nuovo impulso all’arte di comunicare attraverso il corpo. Laureata, scrive su diverse riviste a carattere culturale. La sua prima opera di poesia è solo la punta di un iceberg di un poliedrico talento artistico ancora in evoluzione. La raccolta di poesie, pubblicata con il patrocinio dei Beni Culturali, sarà distribuita nelle migliori librerie. Alla presentazione è intervenuto Francesco Buttarelli, giornalista, docente e critico d’arte, che ha illustrato a grandi linee il volume, evidenziando le tematiche e le inclinazioni dell’artista. Tra gli altri relatori, il regista Fabrizio Bancali ha posto l’accento sulle possibili trasposizioni poetiche nel cinema, mentre la giornalista Emanuela Lozzi ha sottolineato la parafrasi di alcune poesie, effettuando una comparazione con la poesia contemporanea impegnata. Infine, Anna Belperio, artista e critica d’arte, ha fatto un’analogia tra le illustrazioni del volume (opere dell’artista Augusto De Filippo), la copertina con i contenuti delle stesse poesie.

venerdì 7 dicembre 2007

Le sculture di Gian Genta alla 900artgallery


Dal 2 al 30 Dicembre 2007 Le Sculture di Gian Genta alla 900ArtGallery

Dal 2 al 30 Dicembre p.v. la rassegna televisiva “Collettivamente”, in diretta tutte le domeniche dalle ore 15:00 sulle frequenze terrestri dell'emittente televisiva STUDIO TV1 si trasferirà presso gli spazi espositivi della 900ArtGallery, per l'esposizione e mostra collettiva “Virtutem Forma Decorat”. Sarà possibile visionare direttamente in galleria numerose opere inedite relative ad artisti promozionati tramite mezzo televisivo fra cui Gino Sironi , Simone Ermanno Galimberti, Pierangelo Benetollo, Angelo Mazzoleni, Milvia Botticelli, Jeanfilip, Claudio Filippini e Riccardo Bonfadini. Per l'occasione verranno esposte opere quali dipinti, grafiche, sculture, icone, le ceramiche del Maestro Gian Genta e di Elisa Grillini, fotografie, pezzi di design come le sedute d'autore degli artisti Ruggeri & Cannistraci e la linea “arte da indossare”, i gioielli d'autore: vere e proprie sculture da vivere quotidianamente. Esporranno anche artisti del calibro di Umberto Esposti (nipote e collaboratore di Lucio Fontana) e membro del movimento Iperspazialista Italiano.

900ArtGallery
www.900artgallery.com

P.zza Cavour, 20
25038 Rovato Bs
tel. 030/7243670
INGRESSO LIBERO
Martedì-Domenica
9:30/12:30-15:30/19:30

VIZI D'ARTE.Peccati Capitali A VIETRI


VIZI D'ARTE AL "BORGO" DI VIETRI SUL MAREI.
I sette peccati capitali nell'arte contemporanea Lunedì 10 Dicembre si inaugura nel Complesso di Archeologia Industriale "Il Borgo" di Vietri sul Mare, l'incantevole porta d'ingresso della Costiera Amalfitana, "VIZI D'ARTE - Peccati Capitali", la rassegna d'arte contemporanea organizzata da Beppe Palomba per l'Accademia della Bussola che vede trenta Artisti,esponenti di tutte le principali correnti e tendenze, cimentarsi nell'interpretazione dei Sette Peccati Capitali.Tra gli altri spicca il nome di Gino Paoli, che prima di diventare il celebre cantautore che è lavorava come pittore e illustratore di grande talento e che ha realizzato per la mostra tre opere su Lussuria, Invidia e Gola, una preziosa anticipazione di un progetto più ampio."VIZI D'ARTE " è una mostra-evento di cui in questi ultimi tempi moltosi parla e si è parlato, che ha toccato prestigiose location da Fiuggi a Positano, da Palazzo Doria a Napoli all'Hotel Parsifal di Ravello,dagli Antichi Arsenali di Amalfi al Museo Correale di Sorrento fino all'ultima del Maschio Angioino a Napoli con un successo dovuto soprattutto all'elevatissima qualità delle opere esposte, frutto della creatività, maturità tecnica ed artistica degli Artisti partecipanti.Opere che raccontano emozioni, passioni, coinvolgimenti, rifiuti,legati ai Vizi Capitali.
Così il visitatore potrà spaziare tra la scultura emozionante del medico-artista salernitano Mastroberti, i lavori polimaterici di Pasquale Gatta, le pitto-sculture di Angelo DeBoni e Fabio Cocchia, la poesia visiva di Marco Josto Agus, le figure tormentate di Lorenzo Corbo, le marine metafisiche di Lorenzo Cataneo,il fondo oro di Elena Cicchetti, le evocazioni di Umberto Gorirossi edi Federica Filippi, le visioni oniriche di Emilio Socci, leinvenzioni emozionali di M. Teresa Kindjarsky, i lavori "teatrali" di Rosario Vesco, i dettagli di Ennio Zangheri, le incursioni digitali di Tommaso Tucci. E ancora i surreali acquerelli della tedesca Ariane Schuchardt e quelli aerei, impalpabili di Carlo Crasto, lo sperimentalismo cromatico di Umberto Mazzone, le invenzioni grafiche di Mary Palomba, Carmen Galbiati, Tommaso Tucci, ciascuno impegnato inricerche che vanno dall'informale al neo figurativismo fino all'esperienza digitale, l'impattante forza di Adriana De Magistris,le classiche atmosfere di Albert Edwin Flury, le scene surreali di Rosalba Frega, la vigoria cromatica di Laura Libera Lupo, i ritratti ravvicinati di Stefania Ormas, il neo-naif di Elio Gervasi, gli sfrenati cromatismi di "Pepe" Palerno, il significativo classicismo di Fabio Torti.
Vizi d'Arte è diventato quasi un marchio di fabbrica, una sorta di contenitore che, pur nel rispetto del progetto originario, riesce a coagulare una progettualità artistica in qualche modo legata al tema delle passioni umane e a Vietri sul Mare è ospitato in un sito di incredibile fascino, carico di una storia che lo vede dapprima Convento di clausura, poi carcere e Tribunale borbonico, infine opificio per la produzione della celebre ceramica Vietrese.
La Mostra resterà aperta dal Lunedì al Sabato tutti i giorni dal 10Dicembre al 15 Gennaio dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Beppe Palomba
cell 333 7325429
tel/fax 081 2589083

domenica 2 dicembre 2007

BIENNALE INTERNAZIONALE DI FIRENZE

MARCO SALVATORE MALLAMACI, l’artista straniero più famoso in Cina, parteciperà alla VI edizione della “Biennale Internazionale dell’Arte Contemporanea”, indetta dall’ Ente Organizzatore Arte Studio e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, che avrà luogo nella Città di Firenze presso i padiglioni espositivi della Fortezza da Basso, situata nelle adiacenze di Santa Maria Novella.
Dal 1 al 9 dicembre 2007 ben tre dipinti di Marco raggiungeranno la capitale dell’arte, insieme ad altre opere di 840 artisti provenienti da 76 nazioni per uno straordinario incontro tra culture, linguaggi e stili diversi.
In esposizione figurano tre tele di Marco, dipinte ad olio, di grande portata rivoluzionaria: “L'Ampolla di Astolfo”, “Aggiungi la tua firma!” e “La tela di Penelope...per Ulisse”. Quest’ultima è il pendant de “La tela di Penelope...per i Proci”, entrambe originalissime nella loro incompiutezza: sono state volutamente lasciate bianche dall’artista, che si ripropone di colorarle non appena Penelope finirà di tessere le tele: sono due perché la più grande è per Ulisse e l’altra, di dimensioni inferiori, per i Proci.
“Aggiungi la tua firma!”, quell’opera che lo stesso artista definisce “post, post, post-contemporanea” non è altro che il capolavoro più straordinario perché potrebbe essere l'unico capolavoro co-firmato da Artisti che probabilmente non si sono mai incontrati, né lo faranno in futuro; il più economico in quanto per aggiungere la propria firma è richiesto di pagare cento milioni di euro, ma nello stesso tempo anche il più caritatevole perché la somma pagata verrebbe adoperata interamente ed esclusivamente per l'istruzione di studenti particolarmente intelligenti ma estremamente poveri dei Paesi in via di sviluppo; infine, il più immortale perché i più importanti musei del mondo potrebbero affrontarsi all'ultimo centesimo per poter ospitare quest'opera di $u¢¢e$$o, rendendo immortale l’autore.
La Biennale di Firenze, la più grande mostra d’arte contemporanea, è visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 20 nel Piano Inferiore del Padiglione Spadolini all'interno del centro espositivo della Fortezza da Basso.

1 - 9 Dicembre 2007
Fortezza da Basso - Firenze

Resp. Ufficio Stampa: Sabrina Falzone
Email: ufficiostampa@sabrinafalzone.info

sabato 1 dicembre 2007

NOTE D’ARTE TRA POESIE DI COLORI

L’Associazione Immaginecolore.com concluderà l’anno con la Mostra d’Arte Contemporanea “Note d’Arte tra poesie di colori”, un progetto espositivo di risonanza nazionale, sbocciato dall’idea di valorizzare le libere espressioni dell’Arte e le loro reciproche influenze.
L'esposizione collettiva mira alla contaminazione artistica, mettendo in dialogo diverse forme culturali a partire dalle arti figurative alla letteratura, sino alla musica.
“Note d’Arte tra poesie di colori” propone uno scambio interculturale tra scuole artistiche eterogenee sia per collocazione geografica che per indagine iconografica. Il progetto intende, pertanto, ricontestualizzare le arti, sottintendendo un invito alla comunicazione interdisciplinare.

La moda si fonde all’arte figurativa nello spirito di LoTangh, nome d’arte di Lorenza Tanghetti, artista milanese in esposizione con la geometrica tela “Sensotest” e le coloratissime “Mele bianche”, oltre ad un nuovo acrilico, nato dall’ispirazione di una poesia di Flaubert. Oltre a LoTangh, figura Renato Abbamonte che ha alle spalle un passato da stilista. Proveniente dalla Basiclicata, Abbamonte è attualmente un pittore professionista, orientato alla sperimentazione di linguaggi e tecniche esecutive differenti, a partire dalla pittura ad olio e dall’acrilico fino ad arrivare all’arte murale. I suoi quadri racchiudono una ricerca spasmodica dell’intima essenza umana attraverso un suggestivo viaggio nell’anima femminile, viaggio introspettivo che viene intrapreso anche dall’artista pugliese Elisabetta Florio, la quale indaga il complesso tessuto cromatico, giungendo al libero fulgore dei singoli colori. D’origini pugliesi è anche Laura Libera Lupo, la cui pittura rivolge particolare attenzione allo studio del corpo umano, rivisitato con esuberanza cromatica di matrice fauve, che si fa poesia nell’impeto della pennellata carica di corrispondenze emozionali.
Dalla scuola romana proviene Marco Lauri, la cui ricerca è tutta imperniata sul corpo, inteso come la corazza dell’anima e primo catalizzatore delle emozioni umane. Nell’esasperata contorsione del corpo e nell’astratta scomposizione sintetica si cela il dissidio interiore dell’individuo, maschera dell’angoscia e del dolore dell’intera umanità. Il colore gioioso stempera questa tempesta psichica, aspirando ad una profonda rigenerazione.
La juta si accende di un’insolita aggressività cromatica nell’attività artistica del pittore romano Giacomo Sonaglia, che ostenta uno stile composito caratterizzato da un espressionismo veemente. In “Sguardo” il colore erompe sulla cornice come un’estensione illusoria dell’opera; a questo gioco ottico fa da contraltare “Melanconia” recante un tonalismo volutamente più cupo ed enigmatico.
Innovativa è la pittrice portoghese Clàudia Correia, che espone tre tele tratte dalla serie “Olhares Indiscretos”, dove regnano l’asimmetria del costrutto e una fervida immaginazione, a discapito della composizione naturalistica. Dal cromatismo tenue affiora una pittura sabbiosa dalle valenze oniriche.
Paola Colleoni, in mostra con una suggestiva tela dipinta ad olio, intitolata "Val Seriana, dopo un giorno in montagna. Verso casa ad affrontare la scelta" riesce a cogliere l’armonia del creato con poetiche note di colore. Partendo dal dettaglio, Paola si muove verso nuovi orizzonti filosofici.

Nostalgiche apparenze cromatiche popolano le opere di Pierangelo Giardini, pittore emergente varesino, realizzate con una tecnica mista d’inedita concezione che dialoga con la tridimensionalità mnemonica dell’universo plastico.
Sotto la stella di Kandinsky, la pittura materica di Guido Paravicini è gremita di reminiscenze astrattiste che trapelano dal suo mondo informale. Nei suoi paesaggi intellettuali Paravicini, residente a Sondrio, delinea un modus operandi intriso di influenze russe. E’ così che “Quinze” diventa una parodia del “Farbstudie Quadrate" di Kandinsky con quella tipica scansione tonale della superficie pittorica.
Non lascia indifferenti la creatività cosmogonica del cremonese Paolo Massimo Ruggeri dai toni cangianti, vivificati dalla rarefazione del segno e da utopie formali. La concezione ottimistica di “Truc aux plumes” e di "Petali in decollo" fonda un nuovo modo di concepire l’arte, approfondendo l’immagine fantastica con inconsueta stravaganza cromatica.
Nasconde una formidabile vena artistica l’ingegnere Gennaro Percopo, che espone due bizzarre opere d’arte, intitolate “Illumimani” e “Manicomio”, dove le mani acquistano un dinamismo pluridirezionale nel colorismo geometrico dalle tonalità tanto terse quanto brillanti.
Una cospicua sezione della mostra è dedicata all’arte fotografica, rappresentata dagli scatti di Stefania Di Pietro e Fabrizia Caleari, titolare dello Studio Chiaroscuro di Genova, situato in Vico San Matteo, a pochi passi dall'Abbazia di San Matteo. Fabrizia proviene da una famiglia di artisti professionisti, si è formata con Giuliana Traverso e partecipa all’esposizione con una serie di immagini che reinterpretano la natura, la musica e la tradizione con estrema sensibilità. In mostra anche una particolarissima fotografia in bianco e nero, realizzata con una tecnica sui generis giacché è stata successivamente colorata a mano dalla pittrice Lida Gagliardi, sulla scia dell’insegnamento di Jan Saudek, pilastro della storia della fotografia del Novecento. Pittura e fotografia si sovrappongono fino a prendere corpo in un’unica opera d’arte.
La freschezza degli scatti a colori di Stefania Di Pietro diventa metafora della libertà espressiva nel delicato racconto della Natura, còlta nella massima spontaneità ambientale. Stefania, fotografa siciliana, è laureata in Scienze Biologiche e la sua ricerca fotografica è tutta tesa a descrivere il territorio sotto l’aspetto documentaristico e naturalistico.
La giornata inaugurale del 1 dicembre vedrà la prestigiosa sala nobiliare dell'Ars Habitat fungere da scenario per la fusione delle arti in un connubio di pittura, fotografia, musica e poesia. E’ così che anche alcuni brani tratti dalle musiche di Marco F.Ferrari, compositore e musicista milanese, prenderanno vita nel cuore del palazzo nobiliare.
A cura di Sabrina Falzone

Info Mostra

Genova, Ars Habitat (Palazzo Ratto-Picasso)
Dal 1 al 15 dicembre 2007
Vernissage Sabato 1 DICEMBRE, ore 18.
Indirizzo: Via San Luca 14/4 - 16124
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19.
Organizzazione generale: Associazione Immaginecolore.com
Curatrice: Sabrina Falzone
INGRESSO GRATUITO

Espongono gli artisti:

Renato Abbamonte, Fabrizia Caleari&Lida Gagliardi, Paola Colleoni, Clàudia Correia, Stefania Di Pietro, Elisabetta Florio, Pierangelo Giardini, Marco Lauri, Laura Libera Lupo, LoTangh, Guido Paravicini, Gennaro Percopo, Paolo Massimo Ruggeri, Giacomo Sonaglia

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