mercoledì 25 giugno 2008

Hagackure racconta le frustrazioni e i dolori della solitudine umana


Per la prima volta un' affascinante e innovativo studio delle sensazioni originate dalla solitudine viste attraverso gli occhi e l'intima rabbia di un hacker. "Solitude" è una collezione di quadri che intersecano immagini e codici di reali e funzionanti attacchi hacker per esternare le frustrazioni e i dolori della solitudine umana.

La collezione "SOLITUDE 2008" - dice Giuseppe Pisasale, ideatore del progetto - nasce dal desiderio e dalla necessità di esprimere tutte le sensazioni di dolore associate all'umano sentimento. Ma nell'arte di "HAGACKURE" risiede anche un'implicita speranza di trovare rimedio a queste sensazioni. La pittura rivela un armonioso conflitto tra la composizione di codici di studiati attacchi hacker ed istintive rappresentazioni visive. L'arte è sublimata in un'eletta forma di comunicazione, l'unica capace di dar voce al grido che rimane silente nella solitudine.

Il nome "HAGACKURE" - continua Pisasale - deriva dall'unione di due termini , su ciascuno dei quali risiedono le basi di questo percorso di ricerca : "hagakure" e "hacker". Queste due parole rappresentano due mondi paralleli e due diversi tipi di guerriero che, nonostante le loro diverse manifestazioni esteriori, lottano dando voce alle stesse provocazioni mentali.

L'obiettivo dell'arte di "HAGACKURE" è la rappresentazione delle sensazioni pure, comuni a tutti gli uomini nella prospettiva di un nuovo, scandaloso e finanche dissacrante approccio all'analisi psicologica della mente umana.

"HAGACKURE" studia queste sensazioni "universali" partendo da punti di vista talmente lontani che pare non abbiano niente in comune ed ha sviluppato un proprio innovativo percorso di ricerca la cui essenza si estrinseca in forme di forti contrasti mentali e culturali.

Lo scopo di questo veloce excursus non è assolutamente quello di essere una componente descrittiva delle opere dal punta di vista artistico - dice sempre Pisasale -, ma vuole, bensì, dimostrarsi un mirato aiuto allo studio, alla comprensione e alla valorizzazione del "parallelismo", l’intima simbiosi e la continuità, tra le dolorose frustrazioni dell’artista e le illegittime esternazioni e rivincite dell’uomo "hacker".

I codici sorgenti degli attacchi hacker sono la confermata re-interpretazione della psichica impotenza umana con la rabbia e l’evasione digitale; le illegali intrusioni nei sistemi informatici rivestono il ruolo, a pieno valore, di un naturale evolversi ed intromettersi della sofferenza psicologica; essi marcano il coronarsi della prepotenza informatica come soddisfazione pienamente umana e come punto ultimo di arrivo per lo sfogo emotivo mentale.

Questo studio psicologico artista-hacker ha richiesto un notevole sforzo umano, durato oltre un anno, di condivisione, di sofferenze e di attimi di intima intrusione, fino a creare la perfetta sintonia tra i diversi componenti del gruppo.
Connubio che poi ha portato al raggiungimento di una completamente nuova forma di espressione, che trae dalle provocazioni e dall’intreccio di diversi punti di vista il cuore, il punto nevralgico di un dolore che tocca, che deve toccare, in quanto comune, in quanto punto di incontro, inconscio e intrinseco, dell’anima comunitaria.

Al fine di comprendere ancora meglio l'idea chiave della collezione "Solitude 2008", Giuseppe Pisasale ci ha fornito anche una breve ma dettagliatissima descrizione di un'importante opera facente parte della collezione ed il cui titolo è Avatar.

Avatar è l’emblema e il simbolo della gelosia, dell’invidia, della necessità di rivincita e di "alter-ego" che si prova nella fasi più meste della solitudine.
L’Hacker trova questa rivincita nei nuovissimi mondi virtuali, che non solo gli permettono una rivincita alle umane spoglie, ma gli offrono l’opportunità di saziare l’impotenza dell’uomo solo, con il potere delle sue capacita informatiche.
Le impronte digitali di un pollice sono state sostituite dai codici sorgenti di un exploit (un programma che sfrutta delle vulnerabilità) di un noto mondo virtuale, come perdita quindi, o completamento, di un identità umana che soffre i dolori della solitudine.

L'indiscutibile valore artistico delle opere, la competenza e la passione con la quale un gruppo di artisti con la "A" maiuscola che, solo per troppa modestia si definisce ancora inesperto ed alle prime armi, sono gli ingredienti alla base di questo innovativo progetto artistico che, di certo, non passerà inosservato e farà molto parlare di sé sia nel mondo dell'arte contemporanea nazionale che internazionale.

Media Relations Office: pressroom@hagackure.com
Telefono : (+39) 3333045545 - fax : (+39) 09311846999
Official Site: Hagackure.com

lunedì 23 giugno 2008

Marika Santoni, pittrice,scenografa, artista a 360 gradi


Domenica 29 giugno dalle ore 19.00 si terrà il vernissage della mostra personale di Marika Santoni.

L’esposizione al piano rialzato della Barchessa Rambaldi, è visitabile dal 21 giugno al 14 luglio.

In mostra opere catalogate e rappresentative del suo lavoro, tra le quali inedite realizzazioni dal titolo “ Serata di Gala”.

Marika Santoni, pittrice e scenografa , classe ’67 e allieva di Concetto Pozzati, vive e lavora a Peschiera del Garda (VR).

“… Con l’ausilio di una approfondita conoscenza della tecnica Marika, come un “demiurgo del 2000”, riesce a creare la “finzione del quadro”, una sorta di trompe l’oeil a rovescio, nel quale non è l’arte a fingere la realtà, ma la realtà a fingere l’arte… “ Elena Granuzzo
(Testo tratto dalla recensione “Incontri” )

• Artista: Marika Santoni
• Periodo: Dal 21/06/08 al 14/07/08
Location: Barchessa Rambaldi ARTE
Via San Martino, 28-38 37011 Bardolino (VR)
• Vernissage: Domenica 29 Giugno 2008 ore 19:00
• Orari d’apertura: 10:00 – 13:00 / 17:00 – 21:00 CHIUSO MARTEDI
• Per informazioni: 045 621 20 24 – info@labarchessa-arte.com
www.marikasantoni.it

venerdì 20 giugno 2008

Cervo: anche un percorso fotografico a integrare l’importante mostra “Storie di pittura piemontese del Novecento in Liguria”

Si aprirà il 6 luglio a Cervo (IM) la mostra “Storie di pittura piemontese del Novecento”. Patrocinata da Regione Liguria, Regione Piemonte e Provincia di Imperia, si presenta come uno dei principali eventi artistici dell’anno.

Oltre all’esposizione di 50 opere inedite di artisti come Casorati, Levi, Martina, Menzio, Saroni, Campagnoli, Chessa e Morlotti, vi sarà una parte fotografica a compendio alla mostra. Saranno presenti fotografie di tutti questi artisti durante i loro soggiorni a Cervo colti sia in momenti conviviali che in quelli lavorativi.

Ci sarà inoltre una sezione dedicata ad Henry Furst a Cervo in compagnia di importanti esponenti della cultura del Novecento.

Come è noto, Cervo ha da sempre catalizzato l’attenzione di artisti, pittori ed operatori culturali in genere: questo grazie all'attiva presenza di letterati di prim'ordine come Henry Furst, il quale ebbe il merito di essere stato un grande mediatore culturale facendo conoscere all'estero le opere di Montale, Moravia, Soldati, Landolfi, Zavattini, Palazzeschi, e traducendo in italiano Jünger, Douglas e Sombart. Tra le più importanti amicizie che frequentarono la sua casa di Cervo si ricordano Eugenio Montale, Mario Soldati, Ernst Jünger, Emilio Cecchi e Orsola Nemi che divenne, in seguito, sua moglie. Tutte queste frequentazioni e questo “fermento” è documentato dalle foto d’epoca che verranno esposte.

Vi sarà infine una sezione dedicata ai cosiddetti “Cantacronache”: fu proprio in questa atmosfera “fertile” che si svolsero a Cervo i primi incontri tra famosi scrittori e musicisti tra cui Sergio Liberovici, Emilio Jona e Italo Calvino che avrebbero poco più tardi dato inizio all’esperienza del movimento «Cantacronache», fondato a Torino da un gruppo di amici (tra i quali Fortini, Eco, Amodei) che si improvvisarono autori-cantanti (la parola «cantautori» non era ancora nata) per opporsi alla diffusione della canzonetta di consumo.

Anche la parte fotografica di supporto è curata da Daniela Lauria e Alfonso Sista.

Per maggiori informazioni:

Gian Maria Brega
Comunicazione e ufficio stampa
Cellulare: +39 338.9020851
Email: brega@cervoinarte.com
Blog della mostra: www.cervoinarte.com/mostra


venerdì 13 giugno 2008

Alessandro De Bei - Incisioni e dipinti


La mostra

Alla Galleria Aqua Fortis di Via San Nicolò 6 – Treviso, in mostra incisioni, dipinti e acquerelli di Alessandro De Bei. Sono esposte una quarantina di opere eseguite tra il 1997 e il 2008. In queste opere Alessandro De Bei ci invita a scoprire la bellezza dei suoi chiaroscuri, dei suoi lumi, la profonda forza di verità dei suoi segni. Ci invita in un giardino di erbe e spezie sconosciute alla maggior parte di noi ma delle quali, appena divenute meno ignote, avvertiamo il profumo e la forma come familiari. Alessandro De Bei ci racconta con il segno il suo piacere per la poesia, delle sue letture e dei suoi riferimenti culturali, dei suoi studi esoterici, del suo percorso verso un rapporto sempre più intimo, vivibile, leggero e vivificante con la luce.

La mostra sarà inaugurata venerdi 20 giugno alle ore 18.30 e sarà presentata dall’artista e critico Angelo De Martin. Nel corso della serata inaugurale il poeta Francesco Crosato leggerà poesie di autori cari all’artista De Bei.
La mostra resterà aperta fino al giorno 11 luglio con orario dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19:30, dal martedi al sabato.

Nota biografica
Alessandro De Bei è nato a Treviso nel 1971. Si diploma al Liceo Artistico di Treviso nel 1989 e consegue il diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1995. Si specializza nel 1996 in tecniche dell’incisione con una borsa di studio alla Scuola Internazionale di Grafica d’Arte “Il Bisonte” di Firenze.
Nel 1998 vince il premio Tiepolo alla prima Biennale dell’Incisione Italiana di Mirano. Tra il 1994 e il 2008 partecipa a numerose biennali e triennali dell’incisione (Brescia, Mirano, Campobasso, Acqui Terme, Gaiarine) e mostre nazionali e internazionali (Barcellona, Treviso, Vicenza, Galleria Il Bisonte e Galleria degli Uffizi a Firenze, Cremona, Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia, Pisa.
Dal 1999 è membro dell’Associazione Incisore Veneti. Vive e lavora a Treviso.

La Galleria
Aqua Fortis è una galleria specializzata in grafica d’autore originale dell’ottocento, moderna e contemporanea ed è situata a Treviso in Via San Nicolò 6.
Aqua Fortis propone decine di autori dell’ottocento e inizio novecento, tra cui Renoir, Manet, Utrillo, Klinger, Millet, Sisley, De Nittis. Tantissimi gli autori moderni e contemporanei tra cui Miro, Chagall, Braque, Barbisan, Santomaso, Music, Sassu, De Chirico, Gentilini, Zancanaro, Bianchi Barriviera, De Martin, Di Pieri, Ambrogio, De Bei, Luciano, Molena, Vigolo, De Bastiani, Buratto....


mercoledì 11 giugno 2008

L'arcano incanto dei viaggi in biblioteca


I disegni, gli acquerelli e le acqueforti dedicate alla Riviera dei Fiori e all’ Oriente, proposti attraverso un viaggio appassionante tra pittura e cultura, tra mito e realtà.

I grandi viaggi – ci ha lasciato scritto Leopardi, nel suo “Zibaldone” - si fanno in biblioteca. E’ questo l’esprit della nuova mostra di opere grafiche e pittoriche del maestro Raffaele Benito Lizza, allestita presso la Libreria – Galleria “La Fenice” di Sanremo, in cartellone dal 7 giugno al 7 luglio p.v.

Pittore classico e moderno al tempo stesso, ma soprattutto “Pittore di tutti i giorni” per dirla con Gauguin, appassionato bibliofilo lui stesso, Lizza ha accolto l’invito de “La Fenice” per raccogliere il meglio dei suoi disegni, delle sue acqueforti e dei suoi acquerelli, dedicati ai suoi viaggi in Riviera e in Oriente, vissuti o reinterpretati.

Il risultato di questo lavoro rappresenta, per così dire, una “tentazione pittorica” irresistibile per tutti i bibliofili e gli appassionanti d’arte. Per un mese, infatti, la Libreria – Galleria “La Fenice” si trasformerà in un magico gioco di specchi tra le opere grafiche e pittoriche del maestro, realizzate nel corso degli anni dal vivo con il suo cavalletto “en plein air”, o nel suo studio di Diano Marina, al tavolo di lavoro e con l’ inseparabile torchio.

Anche per Lizza, dunque, come racconta Picasso nei suoi scritti, “Un quadro mi viene da molto lontano! Chissà da quale lontananza l’ho sentito, l’ho visto e l’ho dipinto... E’ possibile penetrare nei miei sogni, nei miei istinti, nei miei desideri, nei miei pensieri che hanno impiegato tanto tempo per uscire alla luce? E’ possibile penetrare quanto vi ho messo di me stesso?... forse contro la mia stessa volontà ?”.

A questi interrogativi del Picasso “ filosofo della pittura” (purtroppo meno noto al pubblico del geniale Picasso artista), Lizza è riuscito a dare con la sua innata modestia, una sua risposta esistenziale, organizzando una mostra d’arte e cultura a sua immagine e somiglianza. Scegliendo personalmente, cioè fior da fiore, tra le sue opere e le centinaia di libri antichi e moderni de “La Fenice”, tra iconografia classica e fotografia contemporanea, il meglio del suo “Orbis Pictus” e del suo universo poetico, rappresentato dal suo amore per la Riviera dei Fiori e l’ Oriente. Da qui un affascinante gioco di specchi, un sorprendente caleidocopio d’immagini, capaci di dare vita, tra antiche e nuove stampe, tra originali opere grafiche e pittoriche, ad un “ culto delle immagini” intelligente e divertente.

Ecco una buona occasione, dunque, per tutti i visitatori di questa mostra, per scoprire o riscoprire la Riviera di ieri e di oggi, con i paesaggi ed i frammenti di vita quotidiana di un Oriente raffigurato in tutto il suo splendore.

giovedì 5 giugno 2008

L’EFFIGIE DELLA MUSICA


L’Associazione Immaginecolore.com è lieta di presentare la Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea "L’EFFIGIE DELLA MUSICA", curata da Sabrina Falzone nell'incantevole cornice del Palazzo Spinola di San Luca ex Ratto-Picasso (attuale Ars Habitat), sito nel cuore di Genova.

L'esposizione collettiva che annovera noti nomi dell’arte contemporanea europea nasce per celebrare il valore della Musica e l’armonia dell’universo attraverso l’arte, la forma e il colore. Le opere in mostra mostrano sotto una veste inedita il tema della musica, realizzato con tecniche esecutive e strutture compositive dotate di originalità.

L’iconografia musicale si presenta come un terreno sconfinato. Già dall’antichità classica a partire dai ceramisti greci, per arrivare al Cubismo sino ai nostri giorni, la musica è sempre stata fonte d’ispirazione, spesso generatrice di un mondo simbolico variamente sfaccettato. Ma l’effigie della musica si fa portavoce anche dei valori sonori, creando uno scenario visivo senza precedenti.

Gli artisti selezionati provengono da tutto il mondo, tra gli italiani compaiono i nomi di Pietro Scagliarini, acuto e ironico nel descrivere la storia della musica, e Beatrice Botto j&b Lab, particolare nel suo modo di intendere il motivo pittorico del progetto espositivo, oltre a Morogallo, sensibile interprete della Natura nell’adozione di effetti cromatici di straordinaria bellezza.

L’estro viene fuori in tutta la sua peculiarità nelle fantasie armoniche di Furgia, nome d’arte di Giacomo Furini, geniale nel suo intendere i generi musicali del Jazz e del Classico. Sulla medesima linea, i brani pittorici di Paolo Ghersi offrono una innovativa prospettiva della musica, intesa come arte matematico-scientifica.

Sensazioni oniriche investono le creazioni emotive della pittrice americana Amy Cohen Banker, che interpreta la realtà inconscia come sonoro gioco sfumato. Anche i capricci musicali dell’artista spagnola Coral Torrents divengono elaborazioni interiori del suono, ora quieto ma incisivo, ora rapido e leggero. Nell’austriaca Aya Swoboda la musica diventa il paesaggio dell’anima, rivela l’inquietudine del colore e proietta il sé sulla tela con grande enfasi stilistica.

Dall’universo informale di Albina Dealessi affiorano l’energia intrinseca ed uno spiccato gusto monocromatico, orientamento stilistico che, nella privazione del racconto, mostra una singolare allegoria del colore. Sulla scia dell’astrazione segnica s’innesta, peraltro, la mistica ricerca pittorica di Nadia Presotto, artista e giornalista piemontese, che scandaglia il costrutto scenico tramite un’audace sintesi tonale.

Sapori d’Oriente inaugurano il nuovo genere di pittura di Gabriella Kuruvilla, che vanta origini indiane. Nelle sue opere Oriente e Occidente si fondono sotto il dolce afflato della musica, dando origine ad una scansione formale quasi matematica. Morbide geometrie cosmiche costellano gli originali acrilici di Luca Pugliese, i quali catturano la percezione attraverso l’ipnotica rappresentazione sonora. (A cura di Sabrina Falzone)

INFO MOSTRA

Inaugurazione: sabato 7 giugno ore 18,00
In mostra fino al 13 giugno
Ospite d’onore: Nadia Presotto, giornalista del Corriere dell’Arte
Orari: da lunedì a sabato 10,00/18,00
Domenica chiuso
Curatrice: Sabrina Falzone
Presso: Palazzo Spinola di San Luca
Via San Luca, 14/4 - Genova
Info: mostre@sabrinafalzone.info

martedì 3 giugno 2008

Finis Terrae di Roberto Antico


Per la sua prima mostra veneziana, Roberto Antico, classe 1958, ha scelto un titolo significativo: Finis Terrae.

A cura di Francesca Brandes

Per la sua prima mostra veneziana, Roberto Antico, classe 1958, ha scelto un titolo significativo: Finis Terrae.

Una condizione – quella lagunare – in perenne bilico tra acque e terre emerse, che ben si addice ai lavori dell’artista veneto, originario di Piove di Sacco, polesano d’adozione: è sul Delta del Po, infatti, che Antico da alcuni anni ha dato una svolta fondamentale al proprio operare, con il recupero, l’assemblaggio e la posa in arte dei relitti lignei che il fiume restituisce dopo le mareggiate. Tanto è bastato perché il fine intuito di un narratore dell'acqua e della pianura come Gian Antonio Cibotto avvertisse nei legni di questo artista il formicolio dell'arte e della poesia.

Frammenti di scafo, insegne, coloratissimi manufatti vengono ricomposti dall’artista su supporti diversificati, ottenendo risultati di grande impatto formale (prevalentemente su medio e piccolo formato). Antico interviene poco sulla struttura dei reperti, se non per agevolare gli incastri, né muta le tinte originarie. Così i suoi legni sono assieme raffinate composizioni e testimonianza materica di un mondo, di una cultura che il tempo e gli eventi atmosferici tendono a cancellare.

Dal 1985 la sua attività è stata portata in pubblico ed apprezzata in numerose personali e collettive in Italia e all'estero e documentata da cataloghi e pubblicazioni. L'arte di Roberto Antico, scrive Gian Paolo Gasparetto, “è un' espressione pienamente sensoriale che possiamo definire tattile”. Una prova dell'umanità di questo fare arte, che crede e si ritempra nella sempre viva e presente lezione della natura, dove gli elementi primordiali terra, acqua, fuoco, luce sono trasmessi per la "ricostruzione" di una realtà, non più "finta", ma riprodotta con l'uso dei materiali che la natura di un luogo restituisce.

I nuovi lavori che l’artista presenta alla Françoise Calcagno Art Studio – dieci opere, 35x25 cm. circa, montate su lastre di plexiglass – presentano alcune interessanti novità nell’impostazione: più strutturati e studiati nella concezione (fino a prevedere talvolta un vero e proprio progetto), utilizzano anche – in qualche caso – una lamina dorata. Un omaggio a Venezia sintetico e pregnante, un rimando alla luce dei mosaici, un’eco bizantina giunta fino al punto in cui la storia – e le storie – si fanno presente, e testimoniano.


INFO MOSTRA

Inaugurazione: sabato 7 giugno 2008 ore 18.30

In mostra fino al 22 giugno
Orari: da lunedì a venerdì 10/13 -15/18 Sabato e domenica su appuntamento Presso: Françoise Calcagno Art Studio Campo del Ghetto Novo, Cannaregio 2918 - 30121 Venezia Info: (+39)0417792011 (+39)3391134786
info@calcagnoartstudio.com

domenica 1 giugno 2008

Simonetta Berruti artista del mese su Artevariante

Nata a Varese nel 1961, si è trasferita a Prato dove ha compiuto studi classici laureandosi a Firenze in lettere antiche a indirizzo archeologico. Contemporaneamente ha iniziato ad occuparsi di scultura, prima sotto la guida di Leonetto Tintori noto pittore e restauratore di affreschi e, successivamente, dal 1991, di ceramica con lo scultore e ceramista Salvatore Cipolla. Nel 1995 fonda insieme ad altri quattro ceramisti il gruppo "Keramèia", con il quale espone in diverse città. Dal 1998 continua singolarmente l'attività di scultrice e ceramista partecipando a mostre personali e collettive.
http://www.artevariante.it/Simonetta%20Berruti.htm

Mostra collettiva di arte moderna alla New Artemisia Gallery di Bergamo


Nella sala espositiva della Galleria d’arte Moderna e Contemporanea – New Artemisia Gallery via Moroni 124 – 24122 Bergamo si inaugura sabato 7 Giugno alle ore 18,00 una collettiva di arte moderna a cui partecipano quattro artiste.

La particolarità di questa collettiva e l’opportunità dell’esposizione di uno stendardo di mq 4 dal balcone della Banca Impresa in Piazza Porta Nuova nel Centro di Bergamo, lo stendardo è visibile con i nominativi degli artisti.

CREYS
Giovane artista cinese si affaccia per la prima volta alla ribalta di Bergamo, gioiosa artista che esprime attraverso i suoi quadri ricchi di colore la vitalità e la modernità e quasi uniforme nella tematica della sua arte.

GOLA GRAZIELLA
Gola Graziella Nata a Torino nel 1953, da molti anni vive in provincia di Novara, attualmente a Invorio. La sua “carriera” artistica inizia nel 1994, con due mostre: presso la biblioteca di Castelletto Ticino e la Villa Marazza di Borgomanero . Le opere esposte sono realizzate su stoffa con colori acrilici, utilizzando una particolare tecnica di stampa che ricorda le tecniche di Munari.
I soggetti preferiti di Graziella Gola sono nature morte, paesaggi e immagini di guerrieri e donne Masai, che rende con la forza del colore steso con la spatola, riproducendo anche le decorazioni delle loro stoffe variopinte. “L’elemento che più mi affascina nella pittura è il colore – spiega l’artista – e i Masai, con i loro abiti dai colori accessi, il corpo così elegante, mi sembra che rendano una sintesi del mio modo si sentire l’arte”.
Le nature morte dell’artista non vanno viste con l’occhio dello spettatore, bensì come un cosmo in cui siamo partecipi e protagonisti impegnati. La Gola si sente figlia della natura e la pittura diventa un modo per documentare emozioni e richiami ancestrali. In alcuni lavori il colore prende preponderanza in linee che evidenziano lo stato d’animo e la forza intima dell’artista; si riconosce un’energia decisa, un esplodere di sentimenti e situazioni che diventa vitalità organica.
Nel momento in cui la voce del suo messaggio arriva alle zone più lontane della nostra coscienza, zone quasi dimenticate, poiché nella nostra epoca diventa difficile guardare davvero la natura con tutte le sue gamme cromatiche, la Gola vi imprime il suo segno e in quel momento nasce una luce, un idillio aperto e coerente che non conosce la stanchezza della visione codificata.
Eliana Frontini,

KAKYSHEVA TAMARA
Kakysheva Tamaraè nata il 6 di Novembre 1981 nella cita di Tomsk. (Russia )
Attualmente è studentessa nell’Accademia Dei Belli Arti di Repin a San Pietroburgo nel Reparto di pittura. Partecipante a diverse mostre e concorsi condotti dalla società di pittori di Mosca e San Pietroburgo. Vincitrice del concorso “ Rembrandt “ Dedicato al 400° anniversario di Rembrandt Van Rijn , organizzato dal Consolato Generale di Netherlands. Ha lavorato nei progetti di pittura per LE cattedrali e le cappelle in Russia . Le opere di Tamara Kakisheva si trovano in colezzioni privati della Russia , Inghilterra , USA, Spania , Cina e Taiwan .


KYOKO KUMAMOTO
Kyoko Kumamoto vive e lavora in Giappone nel 1996 segue il grado di Bachelor of Arts presso la Kyoto City University of Arts - nel corso di Pittura Dipartimento Arte nel 1998 sempre nella stessa sede segue il Diploma di "Master of Arts": nell'ottobre 1999 grazie a una borsa di studio del Rotare club è in Italia a Bologna q frequentare l'Accademia delle Arti. Nel 2001 l'Accademia offre una borsa di studio "Erasmus", che gli permette di aprire (Bristol Inghilterra presso la University of West England maggio Arte media design. Nel 2002, fa parte del Giappone a Kyoto e ha iniziato ad esporre le sue opere in mostre personali e avendo riscosso un successo. Nel 2007 ha partecipato al concorso di pittura Trofeo GBMoroni ottenere la targa di menzione di merito.

MAGGIA CATERINA
Maggia Caterina nata a Borgosesia (VC) Residente a: Nibbiola (NO), Laureata in Architettura presso il Politecnico di Torino con tesi: “ Restauro degli affreschi problemi critici e tecnici”. Si è occupata di restauro pittorico di quadri ed affreschi ed ha collaborato con alcune colleghe nella progettazione di arredamenti per interni.Ha sempre dipinto con varie tecniche sino a giungere all’elaborazione di una tecnica personale basato sull’ impiego di collages. Dal 2002 è presente nel mondo
dell’arte con numerose partecipazioni a mostre e collettive e interventi a Fiere del settore. Si presenta per la prima volta al pubbico Bergamasco con questa collettiva

Guardando le sue opere si entra in un universo fiabesco, ma al contempo freddo e disincantato che ci affascina ma ci obbliga a soffermarsi sulle inutili e caduche illusioni che cerchiamo sempre di portare nel nostro mondo attuale.
La tecnica innovativa e composita, ricca di particolari elementi, (vedi Illuminata) che fanno parte del mondo femminile, bloccati ed immobili nella trasparenza della vanità, fanno da sfondo ad una bellissima immagine di donna che dagli occhi spalancati sul mondo ci guarda e ci incoraggia a continuare nel credere al fantastico.
Aldebaran

MAZZA ELISA
Mazza Elisa è nata a Milano. Vive e lavora a Carrara(Ms), Italia dal 1970.
Negli anni ’90 ha lavorato come curatrice alla rubrica settimanale d’Arte per il quotidiano “ Le Città”. Dal 1993 al 1998 ha insegnato corsi di tecnica di acquerello, decorazione su legno e restauro per il laboratorio: “L’Arte e il Decoro” di Milano. Dal 2004 è la Guida alla Creatività di Superava http://guide.supereva.com/creativita/
Dagli anni ’90 in poi è presente in numerose mostre personali e collettive, ha partecipato a concorsi di pittura nazionali e internazionali aggiudicandosi le prime posizioni.

Di lei hanno scritto : Artista e curatrice di rubriche d’arte, Elisa Mazza crea figurazioni graficamente e prospetticamente ben calibrate, rese interessanti con l’ausilio di cromatismi costantemente caldi ed ottimistici, carichi di un intrinseco significato gnoseologico a prima vista fiabesco, ma sempre psicologicamente attuale.( Presentazionei di Carla Ferraris, 22 aprile 2008 da okarte).

Elisa Mazza dimostra nel suo "Spruzzi" una capacità di sintesi mediata dalla fantasia. Nell'opera, il cui titolo ci fa capire l'intento, infatti l'autrice, avvalendosi esclusivamente di due colori, dà luogo a questa composizione articolata in un trittico. La schiuma del mare, graduata dallo spessore del bianco, forma le tre teste dei cavalli in una identità mitologica tra il mare e l'animale sacro a Nettuno Le grandi pennellate che rendono evanescente bianco, creare la forma che ha preso l'intera composizione. (Dr. Sofia Pettinelli)

SALVI GIAN MARIA
Salvi Gian Maria, un artista di grande talento, è stato dedicato alla pittura sin dall'infanzia, l'apprendimento delle varie tecniche artistiche. Nel 1996 a Sassari, l'Istituto d'Arte a seguito di lusinghieri successi e grazie al suo importante contributo allo sviluppo delle arti in Europa, la commissione nazionale è stato premiato con la nomina di "Cavaliere d'arte". Ha partecipato a diversi nazionali e internazionali ottenendo premi e le dichiarazioni e ha esposto in mostre personali e collettive. Delle sue opere hanno scritto numerose riviste, giornali e pubblicazioni d'arte, e in cui sono attualmente in possesso di molti collezionisti, sia in Italia sia all'estero. Ha partecipato a tutte le edizioni del concorso di pittura Trofeo GBMoroni aggiudicandosi
Sempre la piastra Menzione d'onore. Ci sono due tipi d'arte, o due tipi di comunicazione. Uno è immediata e di comunicazione è quando la bellezza di un'opera è evidente a chiunque e compreso da tutti: l'altra è la comunicazione molto più complessa e riguarda opere che nessuno possa trovare in sé belle o importanti e che sono il motivo per cui una cerchia ristretta di intenditori, collezionisti, critici deciso che questo funziona. Ciò è particolarmente vero per l'arte contemporanea, in virtù del fatto che, da Van Gogh in avanti, il Bello e universale obiettivo dà modo di Ugly, con brutto socialmente ed esteticamente, capace di sviluppare una forza e carattere tali da renderlo più espressivo di Bello, e in grado di darci che la nuova percezione della realtà che rende un opera d'arte e quindi bello.
Vittorio Sgarbi

STHANKO VITALY
Sthanko Vitaly - E' nato per il disegno e per le tecniche pittoriche, il Natale del 1979 a Drogobich in Ucraina. Si da piccolo appassionato all'arte si è avvicinato ad essa ed ha appreso le tecniche dal maestro più importante, suo padre, Serghey Shtanko diplomato nel 1974 all'Accademia di Belle Arti di Jaroslavl in Russia. Vitaly, contemporaneamente alla scuola dell'obbligo ha frequentato per quattro anni, il liceo artistico. Nel tempo libero sotto l'insegnamento del padre, impara la tecnica dell'iconografia, Al termine degli studi scolastici nel 1997 si iscrive all'Istituto d'Arte dell'Ucraina superando con una gran succeso gli esami di ammissione. Durante i tre anni di studio in questo Istituto ha praticato pittura ad olio, acquerello e varie tecniche di grafica e d'illustrazione dei libri. Nel 2000, al termine dei suoi studi, viene a vivere in Italia, risiede a Firenze dove vive e lavora tutt'oggi. Dal 2001 frequenta la scuola privata specialistica "The Florence Accademy of Art". Incontra l'ultimo amico di Padre Pio, Monsignor Giancarlo Setti che lo ispira a dipingere alcuni ritratti di Padre Pio, uno di questi viene regalato dal Monsignore Setti al Duomo di Firenze prima della sua morte. Alcune opere eseguire per la chiesa di San Remigio nel centro storico di Firenze con il favore del presente parroco della Chiesa, Don Francesco Bazzoffi, possono vedersi anche oggi. Con l'opera sacra "Perchè sorgono dubbi nei vostri cuori?", ottiene un grande successo partecipando alla "XXII Biennale d'Arte Sacra Contemporanea" organizzata dal museo Stauros a Gran Sasso e Verona. Partecipa nel 2006 , a Bergamo al terzo concorso internazionale di pittura "Trofeo G.B.Moroni" a tema "Sogno e realta", vincendo il primo premio della Giuria Critica. Ha partecipato alla Bergamo Arte Fiera edizione 2007 presentato dalla New Artemisia Gallery.

Alcuni cenni critici - a cura di Ugo Barlozzetti critico d'arte Una interessante presenza artistica arricchisce da qualche anno il panorama fiorentino, infatti il giovanissimo Vitaly Shtanko - è nato il giorno di Natale del 1979 a Drohobich in Ucraina rappresenta un'esperienza e per molti aspetti, una ricerca originale, dimostrando di possedere grandi doti interpretative e oltre ad una rara capacità esecutiva che riesce a tradurre in opere di alta qualità..........

L’esposizione si terrà dal 7 al 29 giugno 2008
Orari: dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00 chiuso domenica e lunedì mattino
Se interessati si può aprire su appuntamento telefonando al numero 348-7442116

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