L’edizione 2012 della prestigiosa manifestazione nazionale “La Modella per l’Arte” torna alle origini e quest’anno vedrà la finale nazionale ad ottobre a Stresa e all’ Hotel Villa Carlotta di Belgirate. Il suggestivo Hotel Villa Carlotta immerso in un lussureggiante parco secolare sulle sponde del Lago Maggiore ospitò già la manifestazione cinque volte negli anni 80 e 90. http://www.villacarlottalagomaggiore.it/
L’evento si svolge grazie alla disponibilità e al patrocinio dell’assessore al turismo della Regione Piemonte retto da Alberto Cirio, dal comune di Stresa, in collaborazione col sindaco Canio di Milia e l’assessore turismo Alberto Galli, del distretto dei Laghi, e con il supporto determinante dalla famiglia Mugnai proprietaria dell’Hotel Villa Carlotta.
L’iniziativa nata a Stresa nel 1977 è giunta alla 36/ edizione.
Ogni anno è recensita da più di 150 articoli di stampa e vari servizi Tv da parte di Rai, Canale 5, Rete 4, Sky, Italia 1, Odeon. Nelle precedenti edizioni ha visto i festeggiamenti finali con notevole successo a Stresa, Verbania,Baveno, Montecatini, Belgirate, Casinò di Campione d’Italia, Riccione, Acqui Terme.
L’evento vede protagonisti 20 famosi pittori italiani nel realizzare un quadro sulla “donna d’oggi”
ispirati da altrettante bellissime modelle.
La manifestazione ha una storia prestigiosa e ha assunto un notevole respiro nazionale, anche in virtù dalla partecipazione dei più grandi pittori italiani protagonisti nelle scorse edizioni, tra cui: Aligi Sassu, Salvatore Fiume, Domenico Purificato,Remo Brindisi, Mimmo Rotella, Sandro Chia, Valerio Adami, Ugo Nespolo, Mark Kostabi,Athos Faccincani, Omar Ronda, Alberto Sughi, Antonio Possenti, Gianni Dova, AntonioNunziante, Franz Borghese, Aldo Mondino, Emilio Tadini, Mario Donizetti, Giovan Francesco Gonzaga, Trento Longaretti, Concetto Pozzati, ecc.
Anche per l’edizione 2012, i pittori protagonisti, invitati da un comitato di critici d’arte, con la consulenza della Casa d’Aste Meeting Art di Vercelli sono di altissimo livello:
Ugo Nespolo, Marco Lodola, Bruno Donzelli, Fernando de Filippi, Luca Alinari, Antonio Pedretti, Brescianini Da Rovato, Cinzia Pellin, GiamPaolo Talani, Andy, Antonio Tamburro,Ludmilla Radchenko,
Stefano Puleo, Domenico Simonini, Aldo Parmigiani, Claudio Giulianelli, Luciano Crepaldi,Teresio Ferrari, il ceramista Gian Genta e lo scultore Sergio Unia.
Le opere realizzate dopo i festeggiamenti finali saranno destinate a Pinacoteche pubbliche e quadrerie private.
I festeggiamenti finali dopo una serie di 40 galà itineranti in prestigiose località della penisola, si svolgeranno ad ottobre a Stresa e con due galà con ingresso gratuito nei saloni dell’Hotel Villa Carlotta di Belgirate. Interverranno illustri personaggi dello spettacolo, arte e cultura e saranno realizzati servizi giornalistici e televisivi.
Nelle passate edizioni sono state premiate e festeggiate quali “Modelle per l’Arte” anche Valeria Marini, Luisa Corna, Paola Barale, Eleonora Brigliadori, Emanuela Folliero, Paola Perego,Valentina Pace, Laura Freddi, Hoara Borselli, Ludmilla Radchenko, Giorgia Wurth, Elisa Triani, Michela Coppa, Barbara Chiappini, Miriam Galanti, Moran Atias, Sara Tommasi, Francesca Rettondini, Miriana Trevisan, Maria Teresa Ruta, Fiorella Pierobon, Gabriella Golia, Susanna Messaggio, Nadia Bengala, Giannina Facio, Edy Angelillo, Anna Maria Rizzoli, Perla Pendenza, Veridiana Mallmann,ecc.
l’Organizzazione
Paolo Vassallo
http://www.lamodellaperlarte.it/
Mail: paolo_vassallo@alice.it
tel. 0142-411147
cell. 338-1587088
Arte Italiana è uno spazio aperto a tutti i galleristi e artisti d'Italia che desiderano pubblicizzare gratuitamente le mostre da loro organizzate. Il blog è altresì un luogo in cui è possibile parlare d'arte in generale.
venerdì 20 aprile 2012
lunedì 16 aprile 2012
ESPOSIZIONE DEI VINCITORI DELLA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO “IL GIOCATTOLO” dal titolo “ IN BALIA DEL GIOCO ”
L’Istituzione Palazzo Rospigliosi”
Presenta
ESPOSIZIONE
DEI VINCITORI DELLA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO
“IL
GIOCATTOLO” dal titolo
“ IN BALIA
DEL GIOCO ”
Alessandro Bulgarini primo classificato
e Stefania Catastini prima
classificata in doppia personale e
Miriam Cappelletti, John Anderson Cuevas, Alessandro Di Cola,
Antonio Laglia e Giovanni Mazzi, secondi classificati ex aequo, in collettiva.
Inaugurazione e Premiazione
Sabato 28 aprile 2012 ore 12.00
Fino al 6 maggio 2012 - visite con gli orari del
Museo del Giocattolo
Nelle sale
espositive del piano terra di
Palazzo Rospigliosi
Piazza Indipendenza snc Zagarolo
_______________________
Esiste un luogo dell’arte
che contiene già in sé una lunga storia di
capolavori.
Sale sontuose, silenziose
nel ricordo di antichi dei ed oggi nella magia di forme assai nuove.
L’antico e il moderno si fondono nello spazio di una
grandezza perduta.
Il magico Palazzo
Rospigliosi, nella città di Zagarolo a trenta chilometri da Roma, con i suoi
mille anni di vita accoglie per la terza volta i vincitori del Concorso di arte
contemporanea a tema “ Il Giocattolo”.
Senza ipocrisie e
condizionamenti, la mostra fotografa la
fase di riflessione e introspezione che l’onda dell’espressione visiva sta oggi
attraversando.
Il gioco a volte viene fermato per dare il tempo
di capire perchè le difficoltà invadono gli spazi e perché l’uomo si ribella
con chi gli è più vicino e perfino con sé stesso.
Le opere esposte vogliono
rappresentare una traccia nella ricerca di percorsi dell’immaginario visibile.
Ogni artista è coinvolto
e coinvolge il pubblico facendo da esca lui stesso.
Ogni autore presenta il
suo personalismo innato, la visione dell’arte contemporanea attraverso la sua
irripetibilità.
Metafora, immaginazione,
fantasia , colore, gioco.
Carmine Siniscalco e la Commissione del premio hanno
così commentato le opere vincitrici e i
loro autori - Zagarolo, 17/04/2011
ALESSANDRO BULGARINI
“Innocencide 2”
Non più il consueto e non più l'atteso.
Fuori dagli schemi di ciò che convenzionalmente ci guida per condurci su quanto
viene classificato come bello per tutti o utile per tutti. E' il "per
tutti" che a Bulgarini non piace. Raccontare o riprodurre una storia non
piacevole può essere difficile, ma se il contenuto risponde a verità
l'attenzione ne guadagna, ed infine si comprendono meglio gli aspetti della
vita che ci circonda, che ad esempio il dolore non è uguale per tutti, e così
il piacere. Entrare nelle cose significa comprenderle nelle loro sfaccettature
e differenze, e ci si può allora rendere conto che si può anche amare quel
vecchio orsacchiotto che in un altro momento si è distrutto e spazzato via.
L'elemento concettuale dell'opera di Bulgarini è dominante al punto da
distrarre l'attenzione dall'importanza e dal valore della sua tecnica,
indubbiamente oggi spesso non curata dalle giovani generazioni, e che invece
qui ritroviamo in una perfetta simbiosi di forma e di contenuto. Concettuale, e
non solo. Iperrealista, e non solo.
Stefania Catastini trasferisce nell’immagine il risultato di un
ragionamento che supera la realtà per proiettarsi in un futuro crudo e
disincantato.
L’immaginazione partecipa alla elaborazione dell’opera realizzata con una
tecnica assolutamente non tradizionale, che sorprende e intriga, ed è
funzionale al fine di esprimere un concetto sociale .
Nella visione cubista del volto della Barbie si svela una meditata reazione
al disagio e all’insoddisfazione del quotidiano e al piatto scorrere del tempo.
La lettura trasgressiva e critica di atteggiamenti umani contribuisce a
scomporre gli oggetti quotidiani che vengono stravolti come nel riflesso di uno specchio distrutto.
Una impronta forte e
decisa lascia il suo segno nella tela e in chi sa leggere le emozioni
attraverso colori e tratti pieni di intensità espressiva.
Cuevas non lascia dubbi su ciò che vuole
rappresentare.
Il suo simbolismo non ha
bisogno di essere protagonista oltre le evidenti sensazioni di piacere e
sensibilità che affiorano immediate in un autore giovane ma sicuro della sua
tecnica e dei suoi passi da artista.
Un iperrealismo caldo e
morbido per i pastelli ad olio e per i fondi vellutati che muovono il soggetto
animandolo poeticamente e suggerendo vaghe conoscenze in profili già
frequentati . Un ritratto che parte dalla realtà di un attimo di posa per
giungere ad interpretare l’impaccio del bimbo che rivela la sua insofferenza
nell’immobilità imposta.
Laglia supera il suo
obiettivo del ritratto per interpretare
una realtà che va oltre quel momento. Rivela fino in fondo l’animo irrequieto e palpitante del bimbo che
attende impaziente un minuto ancora per giocare finalmente e davvero.
GIOVANNI MAZZI “Lo stupore”
Un gioco instabile diventa il momento di partenza di una vita complicata.
Un fondo cupo suggerisce un passato piuttosto duro che si avvia ad un
futuro non facile.
Destabilizzato e insicuro lo sguardo però cerca con forza il colorato
arcobaleno distribuito nel cielo da immaginarie gru che concedono una speranza
plausibile, anche se composta di
materiali diversi.
Il tratto veloce e sicuro si accompagna a colori personali e pastosi che
svolgono un allestimento scenico bilanciato e con una piacevole alternanza di
sfumature ben combinate e convincenti.
ALESSANDRO DI COLA “ armatura da
gioco”
Un lavoro che ti lascia
per un attimo senza fiato, senza comprendere i numeri dipinti alla rovescia, le
cuciture nel metallo, una sospensione sul modello degli appendi-abiti.
L’attenzione e
l’osservazione portano ad una lenta apertura.
Il riposo del guerriero è
certamente il momento scelto da Di Cola per lasciare lì una scultura mobile per
un grande “ giocatore in erba” del gioco
della campana.
MJRIAM CAPPELLETTI “Kavallino”
Un disegno nel disegno,
una costruzione tecnica fatta di bianchi e sfumature di bianchi. Evanescenza e
conoscenza nascono dalle cose vissute di tutti i giorni. Materiali ed elementi
rifiutati compaiono sulla tela e rinascono come è giusto nei racconti
sentimentali e filosofici che appassionano ed attraggono chi, cercando
attentamente qualcosa di sé, si ritrova
e si riconosce sulle tele di Myriam.
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sabato 14 aprile 2012
"Autumn in Paris" personale fotografica di Fabio Chairini
"Autumn in Paris" personale fotografica di Fabio Chairini
dal 18 al 30 aprile
Vernissage 18 aprile h 20.30
FREE ENTRY
a cura di Manuela ScozzafavaRAVAL GALLERY
via dei marsi 50
Roma
“C'è chi mi chiama vagabondo, o chi mi chiama viaggiatore,
sta di fatto che ogni singola foto, rappresenta una poesia, un'esperienza, una persona, un qualcosa che rimarrà sempre incisa nella mia vita” (Fabio Chiarini).
Nato a Roma il 14 Agosto 1985, sempre con il desiderio e l'istinto di viaggiare si confronta col mondo che lo circonda e lo cattura nelle sue fotografie.
Il primo viaggio lo fece a 16 anni in Galles. L'anno successivo, non ancora maggiorenne, parte per Parigi, con un'unica pretesa post-adolescenziale : l'avventura; ma la capitale francese lo cattura. Lavora per la Corte d'Appello come giornalista e traduttore, ma soprattutto trova l'ispirazione per approfondire l'arte della fotografia.
Fabio Chiarini continua a viaggiare e continua a catturare immagini per tutta Europa e non solo. Londra, Budapest, Stoccolma, Copenhagen, Praga, Vienna, Madrid, e in America a Toronto, New York e Boston. Città piene di vita e colori vivissimi come le sue fotografie.
“Autumn in Paris”
In un primo momento l'intento di raffigurazione di Parigi doveva essere in bianco e nero, seguendo l'ispirazione e l'ammirazione del bacio all'Hotel de Ville di Doisneau, ma i colori dell' autunno erano cosi particolari e incantevoli che sarebbe stato un peccato doverli nascondere.
Le foto riportate rappresentano un viaggio e la realizzazione di un sogno, il vivere a Parigi.
Passare quotidianamente davanti gli Champs Eliséees per lavoro e scoprire che non c'è soltanto l'Arco di Trionfo, ma che si celano palazzi , fontane e piccoli giardini dove valgono la pena di essere notati.
Non c'è solo la cattedrale di Notre Dame, ma la zona di Saint Michel, dei piccoli bar nelle stradine, venditori di libri antichi. Scoprire le gallerie d'arte nascoste tra le vie del Marais, esposizioni culturali di ogni genere verso il quartiere latino , organizzare un pic-nic con amici ai piedi della Tour Eifell e passeggiare nei giardini, sono esperienze che lasciano una profonda ispirazione. Sedersi in una panchina e ammirare una città così intensa e scoprire tradizioni dei popoli che attualmente vi abitano, come bere del thè nella Moschea dopo un esposizione etc.
La foto è una trasmissione di emozioni, ricordi, passioni, una visione diversa da quello che si ha nel proprio paese di origine e a volte anche solitudine. Le luci dei raggi solari, in autunno rappresentano la speranza, uno spiraglio di luce in un mondo sebbene interessante, spesso cupo.
RAVAL GALLERY
via dei marsi 50 Romaravalgallery.rm@gmail.com
dal 18 al 30 aprile
Vernissage 18 aprile h 20.30
FREE ENTRY
a cura di Manuela ScozzafavaRAVAL GALLERY
via dei marsi 50
Roma
“C'è chi mi chiama vagabondo, o chi mi chiama viaggiatore,
sta di fatto che ogni singola foto, rappresenta una poesia, un'esperienza, una persona, un qualcosa che rimarrà sempre incisa nella mia vita” (Fabio Chiarini).
Nato a Roma il 14 Agosto 1985, sempre con il desiderio e l'istinto di viaggiare si confronta col mondo che lo circonda e lo cattura nelle sue fotografie.
Il primo viaggio lo fece a 16 anni in Galles. L'anno successivo, non ancora maggiorenne, parte per Parigi, con un'unica pretesa post-adolescenziale : l'avventura; ma la capitale francese lo cattura. Lavora per la Corte d'Appello come giornalista e traduttore, ma soprattutto trova l'ispirazione per approfondire l'arte della fotografia.
Fabio Chiarini continua a viaggiare e continua a catturare immagini per tutta Europa e non solo. Londra, Budapest, Stoccolma, Copenhagen, Praga, Vienna, Madrid, e in America a Toronto, New York e Boston. Città piene di vita e colori vivissimi come le sue fotografie.
“Autumn in Paris”
In un primo momento l'intento di raffigurazione di Parigi doveva essere in bianco e nero, seguendo l'ispirazione e l'ammirazione del bacio all'Hotel de Ville di Doisneau, ma i colori dell' autunno erano cosi particolari e incantevoli che sarebbe stato un peccato doverli nascondere.
Le foto riportate rappresentano un viaggio e la realizzazione di un sogno, il vivere a Parigi.
Passare quotidianamente davanti gli Champs Eliséees per lavoro e scoprire che non c'è soltanto l'Arco di Trionfo, ma che si celano palazzi , fontane e piccoli giardini dove valgono la pena di essere notati.
Non c'è solo la cattedrale di Notre Dame, ma la zona di Saint Michel, dei piccoli bar nelle stradine, venditori di libri antichi. Scoprire le gallerie d'arte nascoste tra le vie del Marais, esposizioni culturali di ogni genere verso il quartiere latino , organizzare un pic-nic con amici ai piedi della Tour Eifell e passeggiare nei giardini, sono esperienze che lasciano una profonda ispirazione. Sedersi in una panchina e ammirare una città così intensa e scoprire tradizioni dei popoli che attualmente vi abitano, come bere del thè nella Moschea dopo un esposizione etc.
La foto è una trasmissione di emozioni, ricordi, passioni, una visione diversa da quello che si ha nel proprio paese di origine e a volte anche solitudine. Le luci dei raggi solari, in autunno rappresentano la speranza, uno spiraglio di luce in un mondo sebbene interessante, spesso cupo.
RAVAL GALLERY
via dei marsi 50 Romaravalgallery.rm@gmail.com
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