giovedì 17 gennaio 2013

Ana Tzarev - the life of flowers.

 Roma dal 15/01/2013 al 15/02/2013

Ana Tzarev - the life of flowers. 

L'esposizione che si protrarrà fino al 15 febbraio 2013, presenta al pubblico della Capitale l’opera di un’artista che si caratterizza per una particolare attenzione per i fiori, con pennellate precise e vivaci, le tinte luminose che riscrivono profili, forme e contenuti di immagini materiali.

I soggetti della Tzarev – che negli ultimi anni ha esposto negli Stati Uniti, in Europa e in Asia: dal Today Art Museum di Pechino, al Dag Hammarskjold Plaza di New York, dalla Cité Internationale des Arts di Paris alla Saatchi Gallery di Londra – si inseriscono in una tradizione che fa capo al XX secolo e che è possibile rintracciare, come sostiene il curatore della mostra Marco Tonelli, nelle ninfee di Monet, nei fiori futuristi di Balla, in quelli intimisti di De Pisis, nei vasi di fiori di Buffet, in quelli secchi di Mafai o rigogliosi di O’Kleefe, fino a quelli carichi di morte di Warhol.

Edward Lucie-Smith scrive: «Ana Tzarev è una pittrice dinamica e visionaria perché ha un costante desiderio di ricreare nelle sue opere, attraverso un particolare linguaggio dell’immagine, la realtà che la circonda». I suoi fiori prendono forma quasi come in un palcoscenico, diventando gli attori protagonisti di una narrazione che è costituita da cambi di modulazione continui e da prospettive di luce che avvolgono le opere dal di dentro per poi condividerne il calore e la limpidezza. Nitide le scelte prospettiche, sereni gli spunti di osservazione, arricchiti da una materia densa che dà valore alle persone e alle cose.

Nella conoscenza di storia e tradizioni culturali di terre diverse come l’Africa, il Giappone, le Hawaii, la Thailandia, la Tzarev rimane, a detta di Tonelli, «quasi avvolta in una dimensione ineffabile, evasiva, impalpabile, tanto quanto carnali ed evidenti sono i suoi fiori. […] Se i fiori infatti sono per Ana Tzarev “God’s gift to us to measure all the beauty”, questa sua ossessione è dunque un mezzo per arrivare ad una sorta di grazia, una chiave di armonia universale, quella stessa che probabilmente una critica come Suzi Gablik, così attenta a problematiche di arte femminista, estetica sociale e di “re-enchantment of the world” (le stesse qualità esistenziali di Ana Tzarev), farebbe propria».

Le opere della Tzarev sono chiaramente riconoscibili per la loro notevole vivacità di colori e l’abbondante uso di tonalità. Così il critico russo Alexander Borovsky ne descrive lo stile: «Ana Tzarev ha imparato come “catturare” le tecniche pittoriche molto rapidamente. Ha sviluppato uno stile potente e gestuale con una energia non dissimile da quella caratteristica dei post-impressionisti: un colore aperto, un tratto di pennello tridimensionale, o meglio, un fuoco di colpi alla deriva nello spazio ottico, un trionfo dell’approccio de-riflettente, spinto verso l’acquisizione e la padronanza di segnali della natura».

Nel corso del 2013, Ana Tzarev parteciperà alla LV Biennale di Venezia e sarà protagonista, a maggio, di una nuova esposizione al Dag Hammarskjold Plaza di New York. Nel 2014, le opere dell’artista torneranno in Cina, in una mostra al Today Art Museum di Pechino.

INFORMAZIONI
Sala dell’Antico refettorio del Museo di Palazzo Venezia

Orari di ingresso:
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.30
chiuso il lunedì

Via del Plebiscito, 118


EVENTO GRATUITO
ANA TZAREV: THE LIFE OF FLOWERS

Vibe Gallery la mostra collettiva small & LARGE

Giovedì 17 gennaio 2013 alle ore 18.00 si inaugura a Londra presso la
Vibe Gallery la mostra collettiva small & LARGE:

con gli artisti: Renato Bettoni, Francesca Bianchi, Martina Buzio,
Linda D’Arrigo, Giorgio Fersini, Maria Elena Giannobile,
Francesco Granelli, Maria Carla Mancinelli, Cristina Messora, Nicola
Morea, Cinzia Munari, Elisabetta Pogliani, Saro Puma, Angela
Scappaticci, Scegle, Diana Sodano.

Ciascun artista partecipante espone opere di due diverse dimensioni,
una grande ed una piccola, per mettere a confronto le differenti
possibilità e limiti che l'artista ha quando opta per un'opera di
grande o di piccolo formato.

La mostra è inserita all’interno dell’Italian Art Festival

small & LARGE
Mostra collettiva

curatrice
Marina Zatta

La Vibe Gallery e' una galleria d'arte collocata all'interno di una Ex
Fabbrica di Biscotti trasformata in un business complex, nella zona di
Bermondsey, nei pressi di London Bridge.

In questo spazio si svolge dal 16 al 29 gennaio l’Italian Art
Festival, curato da Nadia Spita per l’organizzazione Art Caffè London.
E’ nell’ambito di questo evento che si inserisce la mostra small &
LARGE realizzata da Soqquadro e curata da Marina Zatta.

Nel tipo di società di massa in cui viviamo si è assorbiti da una
velocità che spesso confonde e richiede emozioni sempre più immediate,
facendo perdere la capacità di fermarsi ad osservare e comprendere la
vera natura delle dimensioni di un’opera. La mostra fa luce su questo
argomento ricordando che la dimensione di un’opera corrisponde ad una
scelta motivata e consapevole dell’artista, spostando l’attenzione su
un valore qualitativo del formato più che quantitativo, che non di
rado è indicativo di specifiche realtà e contesti storici, oltre di
esigenze espressive dell’artista.
Non è un caso che l’Espressionismo Astratto con i suoi giganti formati
sia sbocciato nell’America del secondo dopoguerra, così come non è
detto che la magia di un’opera debba essere legata ad un grande
formato: pensiamo alla Gioconda di Leonardo Da Vinci, dove la profonda
e misteriosa enigmaticità del superbo dipinto si esprime
nell’altrettanto misteriosa intimità di un formato modesto. Gli
artisti rifletteranno attraverso la loro personale creatività e
faranno riflettere sull’argomento, mettendosi alla prova con due
diversi tipi di formato: small e Large.

TITOLO DELLA MOSTRA: small & LARGE
ARTISTI: Renato Bettoni, Francesca Bianchi, Martina Buzio, Linda
D’Arrigo, Giorgio Fersini, Maria Elena Giannobile, Francesco
Granelli, Maria Carla Mancinelli, Cristina Messora, Nicola Morea,
Cinzia Munari, Elisabetta Pogliani, Angela Scappaticci, Saro Puma,
Scegle, Diana Sodano.
CURATRICE: Marina Zatta
COLLABORATRICE: Anna Di Matteo
DURATA: dal 16 al 29 gennaio 2013
LOCATION: Vibe Gallery
INDIRIZZO: N 001 – The Biscuit Factory – (Tower Bridge Business Complex)
100 Clements Road London

Associazione Soqquadro Roma
www.soqquadro.eu

REBUS - Un progetto artistico di Monica Marioni


REBUS - Un progetto artistico di Monica Marioni

a cura di Ivan Quaroni

Chiostro del Bramante, Roma
dal 18 gennaio al 16 febbraio 2013

Vernissage: venerdì 18 gennaio 2013 - Ore 18.30


Un viaggio nell’inconscio, un affresco della psicologia del profondo. Quattro tappe di un unico processo espositivo che inizia dal Chiostro del Bramante a Roma (18 gennaio - 16 febbraio 2013), per poi spostarsi a Como, Milano, Vicenza, e infine proseguire all’estero.

REBUS, questo il titolo del nuovo progetto di Monica Marioni a cura di Ivan Quaroni, nella sua prima tappa romana viene ospitata nelle “Gallerie” del Chiostro del Bramante, contemporaneamente (parallelamente) alla mostra “Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga”, in un curioso confronto a distanza fra due modalità differenti di pensare e rappresentare il proprio tempo.

In mostra i lavori più recenti dell’artista, realizzati tutti nel 2012: oltre trenta opere a raffigurare principalmente nudi, immagini a figura intera, volti. Il bianco, il rosso e il nero i colori principali, a macchie o come punti focali da cui partire, comunque sempre ad esaltare la linea, che diventa protagonista mentre prende forma su cartone o carta di giornale, in particolare della rivista “Corrente”, che uscì per la prima volta nel 1938 e prendeva il nome dall’omonimo movimento artistico che cercava un rinnovamento dell’arte italiana in chiave europea.
La scelta di Monica Marioni non è dunque casuale. L’artista infatti, sempre assidua nella ricerca della propria perfezione artistica e intellettuale, e che con il progetto REBUS segna una nuova personale fase artistica, ha fatto ristampare su carta identica all’originale alcuni numeri del periodico “Corrente” per poi riutilizzarli come supporto su cui dipingere. Ecco perché per Monica Marioni quelle pagine di giornale non sono semplici materiali sostitutivi su cui lavorare, ma sin dall’idea originale le sue nuove tele: che maggiormente esaltano i suoi soggetti senza tempo, svelando all’osservatore più attento il dialogo intimo con le parole o le frasi che l’artista sceglie come scenografia della sua rappresentazione pittorica. Sullo sfondo infatti nessun riferimento oggettivo permette di collocare quei volti e quelle figure in un preciso contesto storico: eppure tutto appare facilmente riconoscibile, quasi “familiare”. Monica Marioni riesce dunque a innescare curiosità e animus, in una strana dinamica interiore e fisica che risponde all’attrattiva del visitatore.

REBUS è un tutto da decifrare partendo da segni visivi riconoscibili collettivamente. Monica Marioni compie uno scrupoloso lavoro di raccolta di immagini - che spesso si possono recuperare nel proprio immaginario perché facilmente collocabili - per offrirle al pubblico rivisitate attraverso un segno personalissimo. Ma l’artista suggerisce in punta di piedi senza invadere la dimensione fantastica di chi osserva i suoi dipinti: Michelangelo, Dante Alighieri, ma anche personaggi dei fumetti come il supercriminale Joker, le donne di Manara, i volti di Modigliani, Egon Schiele.

Spiega Ivan Quaroni: “Per la prima volta, con Rebus, la Marioni prende esplicitamente le mosse dall’immaginario collettivo, saccheggiando quel gigantesco serbatoio iconografico che è internet. Ispirandosi alle centinaia d’immagini del web e interiorizzando i segni di maestri riconosciuti e autori ignoti, l’artista compie un’operazione concettuale, intesa a innescare nell’osservatore un senso di “familiarità” con le opere”.

Tutti gli artisti sanno che ogni fase della propria crescita artistica è un confrontarsi sempre più doloroso e intimo con loro stessi. Tutti gli artisti cercano, scrutano, indagano, si rapportano continuamente alla loro propria arte, spesso la creano per deturparla subito dopo; rubano, impagliano, sacrificano, prendono appunti, disegnano, tracciano, imprimono, a loro modo trascorrono interminabili giornate a creare immagini il più illuminanti possibili della propria interiorità, cercando di raggiungere la perfezione.

REBUS è dunque un viaggio nel labirinto geniale di un’artista capace di esprimersi con ogni mezzo espressivo. Rebus è lo specchio dell’anima, contorta, spezzata e ricomposta, di Monica Marioni oggi, della sua individualità e femminilità. L’artista ridisegna ancora una volta se stessa, questa volta in forma primordiale, ritornando al disegno, l’espressione artistica più primitiva, “la prima e più immediata forma di creazione d’immagini, quella più vicina alla sorgente dei pensieri e delle emozioni e che, dunque, meglio si presta alla rappresentazione di pulsioni represse e immagini rimosse” come scrive Ivan Quaroni.
REBUS
Un progetto artistico di Monica Marioni
A cura di Ivan Quaroni
www.monicamarioni.com

Chiostro del Bramante
Arco della Pace 5, Roma
Dal 18 gennaio al 16 febbraio 2013

Informazioni al pubblico: 06 68809035

Costo del biglietto, con possibilità di visitare anche la mostra “Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga”: € 12 intero, € 10 ridotto.

Orari di apertura al pubblico: da martedì a domenica 10.00 – 19.00. Ingresso in mostra consentito sino ad un’ora prima della chiusura; lunedì chiuso.

Catalogo: Maretti Editore

Ufficio stampa Progetto REBUS:
Studio de Angelis, Milano
tel. 02 324377 02 3270133
info@deangelispress.it - www.deangelispress.it

Ufficio stampa Chiostro del Bramante
www.chiostrodelbramante.it

ARTISTI AMERICANI A ROMA


Moto della Mente - Via di Monte Giordano 43 - 00186 - ROMA
www.motodellamente.it 06.6869974

ARTISTI AMERICANI A ROMA

Inaugurazione Mostra il 17 gennaio 2013, alle ore 18.00

Una selezione delle oltre cento opere di piccolo e medio formato, in gran parte su carta, ma anche su tela e delle sculture, dei veri soprammobili, di metallo o di ceramica, raccolte nell’arco di una quarantina d’anni da Maria Verzotto durante la sua presenza all’Accademia Americana di Roma.

Schizzi, dipinti compiuti, sculture e bozzetti, dal figurativo tradizionale, all’astratto, alla grafica per temi e tecniche altrettanto diversi e alterni.

Un excursus sulla tradizione nordamericana in un vitale scambio con la tradizione europea, attraverso le opere di artisti come: Anthony Ames, Charles Dwyer, Paul Kubic, Karen Saler, Varujan Boghosian, Gyorgy Kepes, John Wenger, Edgard Haag, Laura Newman e Frederic Biehle.

Questi sono solo alcuni nomi che si succedono nell’itinerario proposto da Maria Verzotto; il cammino è ampio e propone interessanti scoperte artistiche di un paese che molto ha dato e preso in un continuo e vitale scambio con la tradizione europea.

Rimarrà aperta dal 18 gennaio all’8 febbraio 2013

dal lunedì al venerdì – dalle 15.00 alle 19.00

presso lo spazio “Moto della Mente”

Via Monte Giordano, 43 (piazza Navona) 00186 Roma Tel. 06/6869974

A cura di Gianleonardo Latini Con il testo di Luigi M. Bruno



 

mercoledì 16 gennaio 2013

“Afghanistan: i nodi della guerra”

CooperAction Onlus presenta la mostra “Afghanistan: i nodi della guerra” che si terrà dal 24 gennaio al 1° febbraio a Roma presso il Centro Giovanile GP2, in Vicolo del Grottino 3b.

Giovedì 24 gennaio alle 19.00 all’interno della “Cripta Borromeo”, una lunga sala curva situata al di sotto dell’abside della Chiesa di San Carlo al Corso, sarà inaugurata la mostra dei “Tappeti di Guerra” afgani annodati durante il periodo dell’invasione sovietica e ancora oggi prodotti come risultato della occupazione anglo-a...mericana. Questi manufatti mostrano una delle innumerevoli testimonianze dell’ultimo trentennio di storia che ha tormentato l’Afghanistan. Nonostante il loro contenuto “guerresco”, audace in una location così sacra, questi tappeti vengono utilizzati per fini più nobili: promuovere Calpesta la guerra, la campagna per la Pace e il rispetto dei Diritti Umani in Afghanistan. Oltre all’esposizione dei tappeti di guerra, saranno presentate le pubblicazioni “Guerre a Tappeto” di Edoardo Marino e “Florilegio Afgano” di Vincenzo La Salandra, entrambe edite da GB Editoria.

La mostra resterà aperta al pubblico dal lunedì al sabato negli orari 15:30 – 19:30.

Per maggiori info:

info@cooperaction.eu – tel. 320 2827599

info@gpdue.it – tel. 338 3707070
Afghanistan: i nodi della guerra

supeResistenze, personale di Valerio de Filippis


"supeResistenze”
Personale di Valerio de Filippis

a cura di Angelo Andriuolo - Francesco Giulio Farachi – Tommaso Evangelista

in collaborazione con Nino Barone

progetto grafico di Stefano Ferracci

Inaugurazione sabato 26 Gennaio ore 18.30

26 Gennaio / 7 Febbraio 2013

Officina Solare
Via Marconi, 2
Termoli (Italy)

I lavori di Valerio De Filippis descrivono un’umanità dalle connotazioni forti, energiche e tormentate, in cui la fisicità dei soggetti è quasi solo dato visuale e concreto, forma e corporeità di anime forgiate al fuoco dell’esistenza. Sono “super-esistenze”, in quanto appartenenti a una dimensione che sta al di sopra delle righe del quotidiano, espressione di interiorità, non innocente e denudata al fondo primordiale della natura umana, ma anzi sovraccarica sovrastrutturata e eccedente di tutti gli stimoli, i condizionamenti, la complessità e il tormento del presente vissuto. Non vi è quindi una accezione superoministica, eroica e idealizzata della qualità umana, ma quel che di irriducibile e solenne è percepibile in queste figurazioni è la consapevolezza orgogliosa del fardello della vita, la sfida audace e quasi impudente verso tutto ciò che di bene e di male l’esercizio quotidiano del vivere comporta. Per questo nel titolo viene evidenziato anche l’aspetto della “resistenza”, sia nel senso di opposizione all’appiattimento e alla narcosi delle coscienze che è oggi diffuso, sia nel senso di percezione di tutti gli strascichi e le zavorre che trattengono la spiritualità umana dall’elevarsi al di sopra della propria condizione di dolore.

da supeResistenze (francesco giulio farachi)

A volte questo modo di dipingere sembra esser condotto deliberatamente come aperta sfida al perbenismo dei benpensanti, unisce classicità di forme a un senso di moderna tragicità o di moderno cinismo, sfodera la violenza della bellezza. È un atto di ribellione, uno scuotimento delle coscienze, una “r-esistenza”. L’intimità dei corpi, quella dei momenti nel chiuso di una disperazione, ha un che di sublime ed eroico, è come un’autoaffermazione contro il mondo esterno, le minacce e i condizionamenti; al tempo stesso è un’intimità che si costringe al confronto, che ristabilisce la continuità fra interiorità e realtà oggettiva, che fa della propria nudità e naturalezza il terreno comune riconoscibile per una rivendicazione di essenzialità e verità del mondo.

da Navigatore d’Ombra (angelo andriuolo)

Valerio de Filippis ha scelto,invece, la via più dura. Sulla linea di confine, sempre, vive la sua Arte ogni volta con l'intensità dell'ultima volta. Come se poi mai più dovesse dipingere. Ogni sua opera è il suo "Jisei no ku", la sua Poesia Finale. Quello che la sua mano crea ha radici profonde nel suo Io, non nasce da un desiderio ma da una necessità.Valerio è un Navigatore d'Ombra. Uno che la conosce bene, e bene conosce le rotte per navigarla. Senza perdersi e confondersi nell'abbraccio soffocante della tenebra. Un nichilista si! Ma fornito di una certa dose di istintiva speranza....

da supeResistenze (tommaso evangelista)

L’opzione figurativa di De Filippis non scivola quasi mai però sul terreno del realismo ingenuo bensì è sempre ispirata da immagini visionarie, soggettive e paranoiche, che costantemente alludono alla vita segreta delle cose. Un mondo verosimile ma parallelo è descritto con rara maestria nel tentativo di opporre all’invadenza dell’astratto la ricerca di un senso sottile, e quasi misterioso, nelle realtà oggettive dove i corpi si immobilizzano nel momento del loro svelarsi.


un progetto di Officina Solare e Ars Imago Dei

 

venerdì 4 gennaio 2013

“XXL” Preview - il massimo dell'Arte


L’Associazione cult. "Arte-Saman" in collaborazione con Zètema

presenta

 “XXL” Preview - il massimo dell'Arte

Dalle 12 gennaio alle ore 17.00 alle 18 gennaio alle ore 20.00

Centro Culturale Gabriella Ferri, largo A.Beltramelli

 

Lavorare su una grande opera è un'esperienza esaltante. Ti sembra che tutto quello che hai prodotto in passato sia stato solo un semplice esercizio di preparazione per arrivare alla sua creazione. Un'opera unica, non replicabile, che lascia un segno profondo sia dentro l'artista che l'ha creata che allo spettatore che ne rimane affascinato. Purtroppo, però, sono opere che vengono mostrate raramente perché è difficile trovare spazi espositivi disposti a fa...r loro posto.

 Dal 12 al 18 gennaio, presso il Centro Culturale “Gabriella Ferri” di largo A. Beltramelli, l'associazione culturale Arte-Saman, in collaborazione con Zètema, presenta al suo pubblico “XXL-preview”, un evento tutto dedicato alle opere di grande formato.

 Dodici opere di 6 maestri contemporanei verranno esposte con un allestimento arioso e saranno accompagnate da una esaustiva descrizione che le renderà uniche.

La musica del gruppo musicale N.O.J.Q. farà da cornice ad una serata culturale fuori dagli schemi.

 Arte-Saman, che ha sede nella centralissima via Giulia, è lieta di poter colaborare con il Centro Culturale “Gabriella Ferri” proprio perché è un'occasione unica per poter presentare l'evento “XXL” nel nuovissimo polo culturale decentrato.

Saranno presenti opere originali di Barbara Berardicurti, Patrizio de Magistris, Fabio Imperiale, Claudio Meli, Kristina Milakovic e Marco Recchia.
 

Contatti: Galleria d'Arte "Collezione Saman"


Via Giulia 194/A – Roma     info@collezionesaman.it

giovedì 3 gennaio 2013

"Black & White, Mostra Personale di pittura di Renato Costrini".

"Black& White, Mostra Personale di pittura di Renato Costrini".

Dalle 8 gennaio alle ore 18.00 alle 19 gennaio alle ore 19.00

Artespazio La Vaccarella

vicolo della Vaccarella 12, 00186 Roma

Verranno esposti nudi, realizzati in bianco e nero, con tecnica olio su tela.

Artespazio La Vaccarella Orario 16,00/19,00

Domenica su appuntamento

Tel: +390664760448

Mob: 3358101016


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